Tempo di festività natalizie e di conseguenza, di tredicesima. Cosa succede quest’anno con la mensilità tanto desiderata.
Il Governo attualmente in carica, guidato da Giorgia Meloni con una maggioranza di centrodestra, aveva fatto della battaglia alla riduzione della pressione fiscale, una delle sue bandiere in sere sede di campagna elettorale. Oggi, la situazione è ben diversa, perché, nonostante i numerosi annunci, il tanto agnato taglio del cuneo fiscale, di fatto, non è ancora ufficialmente presente, tra le misure attuate, almeno cosi come nella forma annunciata.
Di questi tempi, ragionare proprio sulla pressione fiscale alla quale i cittadini italiani sono soggetti, soprattutto quei lavoratori che vanno a rappresentare, in un modo o nell’altro i redditi medio bassi, si dovrebbe ragionare non poco. La situazione in alcuni casi si fa realmente insostenibile se si considerano le percentuali che vanno a gravare su redditi che di certo non possono essere considerati importanti.
Busta paga e tredicesima: cosa sta succedendo
Alla luce dei fatti, stando a quelle che possiamo considerare come notizie assolutamente recenti, il tanto sospirato cuneo fiscale non è stato affatto applicato, cosi, come promesso, nella stessa misura, per le tredicesime dei lavoratori dipendenti per l’anno 2023. Inoltre, la stessa misura, di fatto, risulta al momento annullato per l’anno che sta per arrivare, il 2024.
Gli stessi lavoratori che quest’anno percepiranno la tredicesima mensilità si ritroveranno, quindi con un aumento assolutamente ridotto a quanto previsto e promesso dalla politica. Oggi, la stessa ritenuta andrà a risultare scontata del solo 2% per i redditi fino a 35mila euro e del 3% per redditi che non superano i 25mila euro.
Sulla tredicesima 2023 si applicano le regole sul taglio del cuneo fiscale previste dalla Manovra dello scorso anno: in busta paga a dicembre, pertanto, c’è un aumento ridotto rispetto allo stipendio. Questo, perché la ritenuta previdenziale è scontata soltanto di 2 punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e 3 punti se il reddito non supera i 25mila euro.
La Manovra 2024, andrà a prevedere, per quel che riguarda la stessa operazione citata, per i periodi dell’anno che andranno dal prossimo gennaio, fino al prossimo dicembre un taglio del 6% a per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro, 7% per redditi inferiori o uguali a 25mila euro. L’aumento in busta paga, lordo, dovrebbe essere mediamente di circa 100 euro.
La situazione, insomma, al momento appare più che mai incerta, con continui capovolgimenti di fronte. La tredicesima, ormai sta per arrivare e sarà poco conforme alle promesse fatta. Si spera, dunque, nel prossimo anno, dove, almeno in teoria la parola data, dovrebbe essere mantenuta.