Lavoro notturno: qual è la maggiorazione per i lavoratori che svolgono la propria mansione di notte? Tutte le specifiche da sapere
Oggi è risaputo che in base al tipo di lavoro che si svolge e alla mansione che si ricopre, è previsto in base al contratto sottoscritto una specifica retribuzione. C’è chi effettua lavoro d’ufficio con turni standard e chi, invece, lavora su turni.
Certamente quelli notturni sono i più complicati perché richiedono uno sforzo maggiore in un momento in cui il corpo, per sua indole, dovrebbe riposare, e invece viene chiamato a lavorare. Ecco allora che chi lavora di notte di solito viene pagato con una maggiorazione. Ma secondo le regole del nostro Paese quanti soldi in più spettano al lavoratore? Vediamo tutte le specifiche del caso.
Cosa deve aspettarsi in busta paga un lavoratore che presta servizio di notte? Certamente, oltre ad una serie di diritti che gli spettano, anche ad una maggiorazione della retribuzione con un aumento dello stipendio in busta paga in base all’orario nel quale si è svolta la propria mansione.
Per fare questi calcoli c’è da tenere in considerazione che il lavoro notturno è considerato lavoro usurante e dunque viene trattato con dei criteri diversi. Per la definizione del compenso e della maggiorazione, il datore di lavoro deve sempre fare riferimento al CCNL di riferimento.
C’è da dire, poi, che bisogna sempre guardare tutto nello specifico perché, ad esempio, alcune attività svolte di notte non rientrano propriamente nella definizione di lavoro notturno come quelle svolte occasionalmente, ad esempio. In generale, poi, l’orario di riferimento del lavoro notturno viene indicato tra la mezzanotte e le 5 del mattino, ma può variare.
Ci sono poi altri accorgimenti di cui tenere conto: il lavoro notturno per essere ritenuto tale deve essere svolto per almeno 3 ore nella fascia oraria di riferimento o, in generale, per almeno 80 giorni durante tutto l’anno. Nel corso della giornata non può superare le 8 ore.
Come è evidente, dunque, non c’è una cifra precisa ed universale per la maggiorazione del lavoro notturno. La cifra che spetta ad ogni lavoratore dipende dal CCNL di riferimento a cui c’è da aggiungere che, se si lavora di notte in un giorno festivo, la maggiorazione aumenta ulteriormente.
Per i lavoratori che hanno sottoscritto un CCNL Terziario Commercio la maggiorazione spettante è del 15% per chi lavora dalle ore 22 alle ore 6 del mattino. Per quelli inquadrati nel CCNL Turismo, invece, aumenta al 25% lavorando dalle 24 alle ore 6 del mattino. Del 30% è invece per tutti coloro che sottoscrivono un contratto per Metalmeccanici o nell’ambito Chimico Farmaceutico e Affini.
Le dichiarazioni del ministro Valditara sulla violenza di genere e l'immigrazione scatenano polemiche, evidenziando la…
Amazon anticipa il Black Friday con sconti imperdibili, tra cui la Smart TV Samsung UE55DU7190UXZT…
La dirigente scolastica Tina G. denuncia il preoccupante fenomeno delle foto alle targhe dei docenti,…
Scopri tre monitor 4K ideali per il gaming: l'ASUS ROG Strix XG27UCS per prestazioni premium,…
L'ossessione per i social media e lo "sharenting" sollevano preoccupazioni sulla salute mentale dei giovani,…
Scopri l'offerta di Amazon per un kit di luci LED controllabili tramite app a soli…