Buono ordinario Poste italiane, prodotto dalla durata di addirittura 20 anni: ecco quali cifre puoi ritrovarti dopo questo termine. Tutti gli esempi
Molti in Italia che godono di un tesoretto o di risparmi accantonati negli anni, si affidano a Poste italiane per accantonarli. Un modo per tenerli al riparo, al sicuro, ma permettendo al contempo che questi crescano e acquisiscano valore nel corso dei tempi. E’ noto a tutti che i guadagni non sono roboanti: del resto si tratta di un investimento a bassissimo rischio – nullo nei fatti -, e questo significa che il ritorno non è particolarmente remunerativo. Ma è una soluzione ottima per chi non ha pretese particolari ma vuole solo mettere in cassaforte i propri soldi.
E poiché in quella fisica non solo si rischia in caso di irruzioni ma in più non crescono col passare del tempo, in quella virtuale offrono un valore aggiuntivo concreto anche se contenuto di anno in anno. Inoltre la stessa cassaforte può essere aperta in qualsiasi momento: nessuna procedura particolare per attingere dai propri soldi, solo un paio di passaggi via app e il gioco è fatto in pochi secondi. C’è dunque modo di mettere mano sulle cifre depositate, in qualsiasi momento e senza alcuna burocrazia.
Ci sono poi vari tipi di prodotti allo stato attuale, 11 esattamente. La lista è la seguente:
Come si evince dalle stesse denominazioni, ci sono tipologie che partono da un minimo di 4 anni e che garantiscono – a seconda dei casi – diverse percentuali di interesse. Tuttavia per chi avesse un budget che è piuttosto sicuro di non utilizzare, perché da parte solo per le emergenze che si spera non arrivino mai o che comunque siano contenute, c’è anche una possibilità di congelare la cifra per una durata di addirittura 20 anni. E’ il caso del buono ordinario che garantisce tassi di rendimento fissi e crescenti in due decenni fino a un massimo di 2,75%.
Ma quanto si può guadagnare con tali modalità? La percentuale stessa non preannuncia grossissimi incassi futuri, ma vediamo nel dettaglio tenendo in considerazione anche della proporzione matematica: più si investe e maggiore è il ritorno. Depositando 5.000€, due decade dopo il titolare o gli eredi ne ritroverebbero 8.155,89€. Un valore di 7.000€ si tramuterebbe in un totale di 11.418,24€ e 10.000€ diventerebbero 16.311,78€. Un bel salto farebbero 20.000€ nel corso degli anni: arriverebbero fino a 32.623,55€. Un bel po’ di soldi soprattutto negli ultimi casi. Ma si avrà tempo o pazienza sufficiente per vederli?
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