Buoni pasto, occhio alle novità: raddoppio e arretrati per questi dipendenti pubblici, accertati subito per vedere se anche tu fai parte di questa categoria.
Il buono pasto è un mezzo di pagamento con un valore predeterminato utilizzato per acquistare prodotti alimentari. Riconosciuti ai lavoratori dipendenti o parasubordinati del settore pubblico e privato che ricevono i tagliandi come servizi alternativi alla mensa. Possono essere spesi in bar, ristoranti da asporto, gastronomia o supermercati convenzionati con le società che emettono i buoni stessi, il classico blocchetto.
Possono essere spesi anche presso i negozi di generi alimentari per acquistare cibo. Sulla questione buoni pasto sono sorti dei dubbi e delle forti criticità circa una categoria di lavoratori ovvero i vigili del fuoco. I buoni pasto sono previsti per una parte consistente per i dipendenti pubblici ma a determinate condizioni il Ministero dell’Interno nei mesi scorsi ha affrontato la questione del doppio buono pasto parlando anche sulla questione arretrati.
Nella fattispecie si parlava soprattutto sul diritto al doppio buono pasto per i vigili del fuoco nel caso di sostituzione. Dalla questione però erano emerse alcune incomprensioni Nel caso di sostituzione effettuate durante il turno diurno quindi dalle 8:00 alle 20:00 viene dato espressamente il pasto diurno, obbligatoriamente fruito presso la mensa di servizio oppure in un altro luogo indicato dal Comando stesso.
Per quanto riguarda invece il turno quello serale ovvero dalle 20:00 alle 8:00 spetta il buono pasto serale anche in questo caso presso la mensa di servizio se è presente, in alternativa spetta il buono pasto ma non vi è il diritto al secondo buono pasto che invece consiste nel pranzo.
Sulla questione arretrati ci sono ancora dei dubbi sollevati dai sindacati di categoria adducendo come sia interesse generale del personale avere un’indicazione chiara ed univoca. In particolare si parla sul diritto al riconoscimento della retroattività del diritto per i buoni pasto, un diritto che secondo il sindacato dovrebbe essere corrisposto a decorrere dall’accordo sindacale del 24 aprile 2022. Quindi la retroattività dovrebbe essere limitata in data 17 agosto 2022, ma su questo aspetto gli enti competenti ancora non si sbilanciano ma fanno sapere comunque di avere provveduto al sollecito presso il competente ufficio dipartimentale
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