Buche in strada, cosa succede un caso di danni alla vettura causati dal manto stradale dissestato. Chi deve pagare.
Lo stato di scarsa manutenzione e di dissesto del manto stradale è una condizione frequente lungo la rete viaria della Penisola. Le buche di Roma sono divenute esemplari del problema, ma di certo non rappresentano l’unico caso. Condizioni metereologiche estreme, bassa qualità dell’asfalto, continui lavori di scavo, ma anche flussi di traffico ben al di là delle capacità tecniche di assorbimento e tenuta del peso da parte del manto, sono le cause comuni della situazione.
A pagarne le conseguenze sono spesso gli utenti della circolazione, motociclisti e automobilisti, ma lo stesso discorso vale per ciclisti e pedoni, con incidenti e infortuni, oltre con l’esborso di denaro per i danni subiti. Ma come ottenere un risarcimento in caso di danni alla vettura causati da buche in strada?
I danni causati dalle buche stradali possono essere molteplici per le vetture. I più comuni riguardano gli pneumatici, i cerchioni e le sospensioni. Ma possono verificarsi problemi anche alle parti meccaniche o a componenti importanti come la coppa dell’olio o il sistema di scarico. Ovviamente i problemi possono essere aggravati dalla velocità del veicolo, ma danni provocati da buche avvengono anche rispettando la strumentazione e la segnaletica di velocità.
Quindi come procedere per richiedere il risarcimento per i danni determinati da una buca stradale? L’onere della prova spetta all’automobilista, questa è la prima osservazione da fare. Anche se il Codice civile indica che ciascuno è responsabile dei danni causati dalle cose che ha in custodia, a meno che non provi il caso fortuito. Per il Codice della Strada sono gli enti proprietari che devono occuparsi della manutenzione delle strade, al fine di garantire la sicurezza della circolazione.
Solo con delle prove circostanziate e precise tuttavia si può ottenere un risarcimento. È il conducente che deve fornire delle prove del danno e imputare le responsabilità al Comune o all’Ente che gestisce la strada. Gli elementi fondamentali sono le foto del danno e della buca, il verbale delle autorità e almeno tre testimoni. La procedura richiede di fermarsi immediatamente e fare le foto. Chiamare poi le autorità di polizia per il verbale e cercare i testimoni (con generalità).
Recarsi poi dal meccanico per un preventivo delle spese per la riparazione dei danni. Infine inviare una raccomandata A/R entro 5 giorni dal sinistro all’Ente gestore della strada con tutta la documentazione allegata. La richiesta deve contenere le generalità del richiedente, la dinamica dei fatti con data ora e luogo, la descrizione dei danni avuti, le generalità dei testimoni, gli estremi dell’intervento dell’autorità e l’indicazione del risarcimento comprovato dal preventivo.
Quindi prove e documenti sono necessari per avere il risarcimento. Si deve sapere che se emerge il caso fortuito, il rimborso non è concesso. Se si transita con velocità, o è presente la segnaletica che indica strada dissestata, o anche la buca è grande e ben visibile, le possibilità di ottenere il risarcimento scompaiono. Ricordiamo infine che dopo 5 anni dall’incidente, il diritto al rimborso è prescritto.
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