Nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, si profila un’interessante novità per le famiglie italiane: l’introduzione di un bonus sport.
Un bonus dedicato ai figli e alle figlie che praticano attività extrascolastiche. Questa misura è pensata per sostenere le famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 15.000 euro, permettendo così un accesso più equo e facilitato alle attività sportive e ricreative.
Inserito in un emendamento articolato presentato il 14 dicembre, il quale è attualmente al vaglio della Commissione parlamentare. Si tratta di un’iniziativa che potrebbe arricchire il pacchetto di misure volte a promuovere il benessere dei giovani e a garantire loro opportunità di svago e socializzazione.
Il bonus sport a cosa serve e chi può riceverlo
Il fondo previsto per il bonus sport ammonta a 30 milioni di euro e sarà destinato a coprire i costi delle attività sportive e ricreative. Queste risorse verranno erogate direttamente alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD) e agli Enti del Terzo Settore (ETS) che gestiscono le attività. Questo approccio mira a incentivare le organizzazioni sportive a mantenere tariffe accessibili e a promuovere la partecipazione attiva dei giovani.
Le famiglie possono quindi contare su un aiuto concreto, che si tradurrà in un “concorso al rimborso per le prestazioni sportive e ricreative”. Tuttavia, l’importo esatto del bonus dovrà essere stabilito tramite un decreto attuativo, che sarà adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È importante sottolineare che, per poter beneficiare di questo bonus, le famiglie dovranno rispettare specifici requisiti.
Il bonus sport è riservato alle famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Inoltre, il sostegno economico è destinato ai figli e alle figlie fiscalmente a carico, con un’età compresa tra i 6 e i 14 anni. Ecco i requisiti principali per accedere al bonus sport: ISEE non superiore a 15.000 euro, figli e figlie fiscalmente a carico, età compresa tra 6 e 14 anni.
Un aspetto importante da considerare è che l’accesso al nuovo bonus sport escluderebbe la possibilità di usufruire di altri benefici o sgravi fiscali già concessi al nucleo familiare per le stesse spese. Questa misura intende evitare sovrapposizioni e garantire che il supporto arrivi in modo mirato a chi ne ha realmente bisogno.
Finanziamento e sostenibilità del bonus
Le risorse per finanziaria misura dovrebbero arrivare da un prelievo aggiuntivo previsto per le scommesse come indicato dallo stesso emendamento. Questo approccio non solo permette di reperire fondi per sostenere le famiglie, ma promuove anche una maggiore responsabilità sociale nel settore delle scommesse, indirizzando parte dei ricavi verso il benessere dei giovani.
La questione della sostenibilità finanziaria è fondamentale, soprattutto in un momento in cui le risorse pubbliche sono sotto pressione. La scelta di destinare i proventi delle scommesse a iniziative di supporto per le famiglie è una strategia che mira a creare un circolo virtuoso, dove i guadagni da attività lucrative vengono reinvestiti nel sociale.
Investire nello sport e nelle attività ricreative per i giovani rappresenta un’opportunità da non sottovalutare. Gli studi dimostrano che la pratica sportiva contribuisce a migliorare le performance scolastiche, a sviluppare abilità di leadership e a promuovere uno stile di vita sano. Inoltre, attività come il calcio, la danza, il nuoto e molti altri sport favoriscono l’integrazione sociale e possono diventare un’importante valvola di sfogo per i giovani, specialmente in un periodo storico dove la salute mentale è una priorità.
Il bonus sport, quindi, non è solo un sostegno economico, ma rappresenta anche un riconoscimento del valore dello sport come strumento educativo e di crescita personale. Le famiglie che riusciranno a beneficiare di questa misura potranno garantire ai propri figli esperienze formative che arricchiranno il loro bagaglio personale e sociale.