Il Bonus Part-time da 550 euro sta arrivando, ma bisogna ricordarsi di inoltrare domanda, nel frattempo si fa chiarezza sulla tassazione del contributo.
Non tutti lo sanno, ma i lavoratori con contratti part time, che sono impiegati solo in alcuni periodi dell’anno, o che in generale non hanno un lavoro che dà stabilità economica, possono avere un introito che darebbe sostegno al reddito.
![Bonus 550 euro part-time](https://www.codiciateco.it/wp-content/uploads/2023/12/Bonus-550-euro-codiceateco.it-20231210.jpg)
Si tratta in particolare del bonus part time 550 euro che da quest’anno si è aperto a molti più beneficiari, seguendo lo schema del Governo che sembra voler dare una mano ai casi più estremi di povertà e ai casi di lavoro instabile e precario. Occorre però badare bene ai termini per la presentazione della domanda: per il bonus part time la scadenza dei termini corrisponde al 15 dicembre e dunque rimane poco tempo per fare la richiesta, bisogna affrettarsi informandosi sugli step da superare per mostrare i requisiti giusti.
Bonus 550 euro per i lavoratori part-time, i requisiti, la domanda e la questione del fisco
L’obiettivo del bonus part time ciclico da 550 euro è di offrire un piccolo sostegno a chi rimane senza impiego per alcuni mesi. Si tratta di un aiuto una tantum ed è rivolto solo ai dipendenti di aziende private. Inoltre, chi non aveva mai fatto domanda o si era visto rigettare la richiesta perché non rientrava nella nuova definizione fornita quest’anno dall’Inps per la platea degli aventi diritto, quest’anno può provare a rifarsi avanti.
![Bonus 550 euro, tutti i dettagli sui requisiti](https://www.codiciateco.it/wp-content/uploads/2023/12/Bonus-550-euro-codiceateco.it-20231210-2.jpg)
Ci sono però anche altri limiti da rispettare: alla data della domanda, il richiedente non deve essere titolare di altro rapporto di lavoro dipendente, né percettore della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), e non deve neanche percepire il contributo pensionistico. La buona notizia è che invece si presenta come contributo cumulabile anche all’assegno di invalidità. Per quanto riguarda la somma che verrà erogata, i lavoratori si stanno chiedendo se sarà tassata dal fisco oppure se si tratterà di un incasso lordo.
La risposta è semplice e risolutiva: si tratta di un contributo non tassato, motivo per cui i 550 euro saranno ricevuti netti, come indennità esente dal fisco. Una volta inoltrata la domanda, sarà l’Inps a verificare se i requisiti per il contributo saranno idonei o meno, e in base alla risposta deciderà se erogare sul conto i 550 euro o meno, ogni manovra verrà comunicata in risposta alla presentazione della domanda.