Si è finalmente sbloccata dopo un’attesa di quatto mesi la situazione relativa al bonus nido, ma ora cosa accadrà coi pagamenti per maggio e giugno?
Finalmente è arrivata una grossa boccata d’ossigeno per le famiglie italiane con bambini di tenerissima età iscritti presso gli asili nido. Dopo aver stretto la cinghia per parecchi mesi e innumerevoli segnalazioni sia tramite i call center INPS che sulle pagine social dell’istituto, letteralmente travolte da un’onda di commenti tutti con la stessa finalità, sono finalmente partiti a fine aprile i pagamenti del bonus nido finora bloccati e proseguiti in questi primi giorni di maggio e destinati a giungere ancora su vari conti correnti di chi era in trepidante attesa.
Parliamo di una prestazione ormai sempre più necessaria per i nuclei familiari, ma con le rate che vanno nel frattempo anticipate per poi attendere il rimborso dell’INPS successivamente. Il problema è che da da quando a fine febbraio si è sbloccata la piattaforma per far domanda per questo 2024, le cifre non sono mai giunte mettendo i genitori all’angolo che hanno dovuto anticipare quindi quattro mensilità prima di vedere un soldo. Una situazione che ha messo in difficoltà parecchie famiglie che, tra le altre varie spese, sono state ridotto all’osso finora.
Per fortuna, però, è finalmente arrivata la liquidità necessaria e ora si è trasformato anche in un prezioso tesoretto. Se consideriamo la cifra di 200 euro per esempio – e molti pagano più di questa somma – l’accumulo creatosi e che ha creato un disagio non indifferente si è però tradotto in un budget sostanzioso da 800 euro. E’ diventato un salvadanaio magari proprio per le vacanze per chi ha potuto tener botta in questi primo semestre dell’anno, ma c’è anche chi, come detto, ha dovuto fare i salti mortali e tale somma l’ha dovuta subito reindirizzare alle fonti da cui ha dovuto attingere per andare avanti. Per fortuna, ora è tutto risistemato.
La domanda che ora qualcuno si pone è un’altra, cosa accadrà per le mensilità di maggio e giugno? Bisognerà aspettare a lungo come accaduto finora o i pagamenti saranno decisamente più sbrigativi? Salvo sorprese, dovrebbe essere il secondo lo scenario verosimile: una volta sbloccatasi infatti la situazione, i rimborsi di maggio e giugno dovrebbero essere veloci e senza lunghe attese. Era l’intero sistema bloccato finora, ma ora la situazione si è smossa e sarà tutto più lineare compatibilmente con l’ordine cronologico e le solite tempistiche della misura.
Caricata una fattura, in genere entro massimo 40 giorni lavorativi giungerà la cifra tranne intoppi. Ma come spesso accaduto in passato ai più fortunati, dopo due settimane è già stato inviato l’accredito. Al massimo in ogni caso entro luglio dovrebbe essere saldato tutto. Per poi continuare a settembre nel caso in cui il minore sia ancora all’asilo nido e rifare domanda al nuovo anno solare, ovvero dal 2025, sulla solita piattaforma a cui ormai ci si è abituati.
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