Bonus mutuo, il funzionamento di questa agevolazione e i requisiti per poterle ottenere. Una panoramica del contributo.
I mutui restano tra le spese maggiori che le famiglie si trovano a dover sostenere. Si tratta certamente di un investimento a medio e lungo termine che serve a costruire un futuro e a dare sicurezza maggiore da un punto di vista abitativo. Tuttavia, pur se si segnalano interessanti novità per i tassi variabili, le spese da affrontare mensilmente per quest’impegno sono considerevoli.
Non è un caso che purtroppo molte famiglie debbano ricorrere a strumenti di tutela come la surroga per fronteggiare le rate mensili. Ma esistono anche altre possibilità e lo stesso legislatore si è posto il problema, cercando di offrire delle soluzione seppur parziali al problema. Vediamo infatti cosa si intende con bonus mutuo.
Bonus mutuo, quali sono le caratteristiche del contributo
Questo strumento seve per dare un aiuto alle famiglie alle prese con le rate mensili per il mutuo di acquisto della prima casa. Con il bonus mutuo si possono detrarre dall’IRPEF gli interessi passivi che si pagano, in sede di dichiarazione dei redditi. La cifra massima detraibile è di 760 euro. La misura contribuisce a sostenere le famiglie che decidono di investire nell’acquisto della prima abitazione.
Infatti per poter fruire del contributo in detrazione occorre essere proprietari dell’immobili, aver firmato e sottoscritto il contratto del mutuo, risiedere nella casa oggetto di finanziamento. Il bonus mutuo 2024 è destinato a chi ha stipulato un mutuo per la casa da non più di un anno prima o entro 12 mesi dall’acquisto dell’abitazione messa a garanzia.
Entro un anno l’abitazione deve essere la prima casa di chi richiede la detrazione. In caso contrario l’agevolazione fiscale non sarà concessa. Ci sono tuttavia delle eccezione che si devono elencare per completezza di informazione. Detrazione spetta anche in caso di trasferimento per lavoro o motivi di salute, purché la casa non sia concessa in affitto. Spetta anche se il proprietario risiede altrove, ma un familiare continua a vivere nell’abitazione.
Ultima eccezione, nel caso di coppie separate il genitore non residente nella casa può ottenere nella detrazione se un suo familiare mantiene la residenza nell’abitazione. Per avere l’agevolazione fiscale, il contribuente deve indicare gli interessi passivi per il mutuo, accompagnate dalle certificazione dell’istituto di credito. sarà l’Agenzia delle Entrate a calcolare con esattezza l’importo della detrazione.
Da ricordare che per prima casa si intende la residenza principale dell’acquirente nel Comune, dove lui e la sua famiglia devono trasferirsi per ottenere i vantaggi fiscali. Importante non possedere già altri immobili usati come residenza nello stesso Comune di acquisto nella nuova abitazione. Non si devono avere diritti di usufrutto o uso su altri immobili del Comune.
Importante il cambio di residenza nel Comune dov’è situata la casa acquistata, cambio che va effettuato entro 18 mesi dall’acquisto. Non si devono infine possedere in Italia altre case acquistate con le stesse agevolazioni.