Se si lavora nella pubblica amministrazione, si ha diritto ad alcune agevolazioni molto vantaggiose. Date un’occhiata a quali sono i bonus da poter ottenere.
Esistono moltissimi bonus che tendono ad aiutare la genitorialità. Dei veri e propri sussidi che aiutano nella crescita del proprio figlio dalla gravidanza fino alla frequenza dell’università. Alcuni di questi bonus possono essere chiesti da chi è un dipendente della pubblica amministrazione. Si tratta di aiuti che sono stati confermati, oppure inseriti, nella nuova legge di bilancio del 2024 che ha portato tante novità.
Questi bonus fanno parte del cosiddetto pacchetto per le famiglie che prevede aiuti, agevolazioni e bonus per chi è un dipendente statale e ha il proprio figlio a carico. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire più nel dettaglio di quali bonus stiamo parlando. Tutto quello che c’è da sapere sulle agevolazioni previste per coloro che lavorano all’interno della pubblicazione amministrazione.
Il primo bonus è il cosiddetto bonus mamme pubblica amministrazione: per le mamme che hanno un lavoro statale nella pubblica amministrazione vi è uno sgravio fiscale del 100% dei contributi previdenziali. Infatti per queste mamme il contributo previdenziale è pari al 9,19% e viene interamente pagato dallo Stato.
Di conseguenza, le mamme lavoratrici nella pubblica amministrazione vedranno la loro busta paga notevolmente aumentata. Nella legge di bilancio 2024 viene confermato, e anche potenziato, l’assegno universale per i figli che è un contributo che viene erogato dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età del figlio.
Un altro bonus che è stato confermato, e anche potenziato, è il bonus Asilo nido. Infatti, a partire dal gennaio 2024, si ha la possibilità di avere un voucher extra per chi ha il secondo figlio a carico. In questo caso vi è un contributo massimo di 3.600 € nell’arco dei 12 mesi che servono per sostenere le rette degli asili nido.
Invece, se si ha un isee inferiore a 22.000 €, vi può essere la possibilità per i figli iscritti all’Università di non pagare Il contributo per l’iscrizione. Mentre, per chi ha un isee compreso tra i 22.000 e non superiore ai 30.000 €, vi è un esonero parziale del pagamento di questo contributo.
Come abbiamo detto in precedenza, sono stati potenziate anche agli aiuti alla genitorialità con il potenziamento del congedo parentale, ovvero l’astensione facoltativa del genitore dal lavoro, sia esso padre oppure madre. Infatti, con la legge di bilancio 2024, vi è possibilità di richiedere due mesi indennizzati all’80% per assistere il figlio nei primi mesi di nascita, al contrario del mese previsto nell’anno 2023.
Esiste inoltre anche il congedo parentale alternato che può essere usufruito dal padre in sostituzione del congedo di maternità obbligatorio. Invece, per chi ha figli con un’età superiore ai 21 anni, vi sono anche delle detrazioni fiscali direttamente in busta paga. Questo avviene perché a partire dal ventunesimo anno di età, non si ha più diritto all’assegno unico universale.
Se si ha un reddito inferiore a 37.000 € e un figlio di età inferiore ai 6 anni, si può richiedere anche l’esonero dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di tipo medico. Questa misura è stata confermata anche nella legge di bilancio 2024. Spazio anche ad un bonus figli disabili che, nel 2024, prevede l’erogazione di almeno 1.500 €, se si ha un figlio con un’età inferiore a tre anni affetto da una patologia grave e di tipo cronico.
Infatti questo aiuto mira ad aiutare quelle famiglie che necessitano un’assistenza domiciliare per le cure ai propri piccoli. Come tutti gli anni, vi è anche un aiuto per la scolarizzazione del piccolo attraverso un bonus libri scolastici. Questo aiuto viene erogato attraverso un sostegno, oppure in emissione di un voucher, che aiuta le famiglie a sostenere le spese per comprare i libri scolastici dei propri figli.
Ovviamente, per capire l’importo a cui si ha diritto, bisogna vedere il sito del Comune oppure della Regione, essendo il tutto gestito a livello provinciale e regionale. In previsione dell’estate, inoltre, tutti i dipendenti della pubblica amministrazione possono richiedere dei contributi economici per i soggiorni estivi.
Ovviamente, per capire se si ha diritto a tale contributo, bisogna dare un’occhiata al sito dell’Inps, in particolare vedere il bando e capire i requisiti. Questi sono solo alcuni dei bonus oppure delle agevolazioni fiscali che possono avere i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che hanno dei figli a carico. Tuttavia è bene valutare sempre se si ha pieno diritto di tale agevolazione, in modo da non effettuare delle domande inutilmente.
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