È ancora possibile chiedere la cessione del credito a Poste Italiane per lavori edilizi? Quali sono le novità a riguardo e come funziona nel 2024.
Ci sono novità per quanto riguarda la cessione del credito per lavori edilizi che si può richiedere a Poste Italiane. A partire dallo scorso 30 maggio, infatti, Poste ha annunciato che non accetterà più nuove richieste per la cessione del credito riguardanti i vari incentivi fiscali, tra i quali il ben sono Superbonus 110%.
Si tratta, in effetti, di una diretta conseguenza della conversione in legge del decreto Superbonus che ha introdotto nuove normative e diverse restrizioni. Finisce, in questo modo, il tempo i cui i beneficiari attraverso il meccanismo della cessione del credito ottenevano da banche, Posta appunto o altri intermediari finanziari, quella liquidità ottenuta dalle detrazioni fiscale previste per i lavori di riqualifica energetica o edilizia, senza così dover attendere i più lunghi tempi delle detrazioni pluriennali.
La nuova normativa introdotta dalla legge n.39 del 2024 ha reso molto più difficile questo tipo di meccanismo finanziario, di cui per altro Poste Italiane era uno dei principali promotori per la facilità con cui i clienti avevano la possibilità di presentare domanda di credito per bonus edilizi presso uno qualsiasi degli uffici postali presenti sul territorio italiano. Ma adesso che è stato annunciato l’inevitabile stop, come funzionerà se funzionare ancora la cessione del credito? E quali saranno le eventuali alternative?
La legge di conversione del decreto Superbonus ha reso meno conveniente e molto più complesso la cessione del credito; a partire dal divieto imposto alle banche e agli altri intermediari finanziari di compensare tali crediti con debiti previdenziali e contributivi. Inevitabile, che l’istituto di credito a impresa pubblica si adattasse a tali direttive.
Se fino all’entrata in vigore della legge e delle successive comunicazioni, Poste Italiane accettava cessioni di credito solo ed esclusivamente dai propri clienti titolari di conto corrente banco Posta, ora si vede costretta a rigettare tutte le richieste giunte in data successiva al 30 maggio 2024, mentre le richieste arrivate con scadenza temporale antecedente saranno valutate tenendo conto delle normative vigenti in quel momento.
Le domande di cessione del credito pervenute prima della fatidica data saranno valutate caso per caso, ma è probabile che comunque molte di queste sia lo stesso rigettate a causa delle politiche interne di Poste Italiane. Infine, i richiedenti saranno informati con comunicazione elettronica.
Di fronte a questo diverso scenario, i clienti hanno comunque a disposizione alcune alternative alla cessione del credito. Intanto, è possibile usufruire delle detrazioni fiscali rispettando e attendendo le tempistiche temporali spartite su più anni; verificare la possibilità di ottenere lo sconto in fattura da quelle aziende ancora disposte a farlo; richiedere la cessione del credito a quelle banche o intermediari finanziari che sono ancora disposti ad accettarlo.
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