Bonus edilizia, quante delle misure oggi in vigore resteranno fruibili anche per il prossimo anno. Le indicazioni di Confedilizia.
Le possibilità di agevolazioni fiscali sui lavori inerenti ristrutturazioni, riammodernamenti, rinnovi di condomini, villette, appartamenti e così via sono state diverse nel corso degli utlimi anni. Hanno rappresentato un sostegno notevole per tutto il settore e una spinta per famiglie e condomini ad intervenire su edifici o unità abitative. Una delle misure più discusse è stato il cosiddetto superbonus.
L’allora governo in carica lo introdusse nel 2020, concludendosi definitivamente all’inizio dell’anno in corso, dopo molte polemiche sulla sua sostenibilità economica per i conti pubblici. Certamente è stato uno degli incentivi più generosi degli ultimi anni. Trovando seguito e adesione tra privati cittadini e imprese del settore edile ben al di là delle aspettative. Ma quali sono ora le agevolazioni possibili e quante saranno in vogore anche il prossimo anno?
Confedilizia, l’organizzazione che raccoglie tutte le associazioni che rappresentano dei proprietari di casa, ha da poco reso noti i dati di un suo censimento sulle agevolazioni del settore edilizio che resteranno in vigore anche alla fine dell’anno in corso e di quelle che invece verranno abrogate o non rinnovate.
I dati, resi noti anche tramite i mezzi di informazione, confermano quello che era già nelle previsioni. Diversi dei bonus oggi esistenti, non verranno riconfermati per il prossimo anno, a cominciare dal superbonus che vedrà un ulteriore ridimensionamento. L’aliquota di agevolazione è infatti fissata al 65 per cento e riguarderà solo alcune categorie tra i i quali condomini e proprietari di stabili da 2 a 4 unità immobiliari.
Per questa agevolazione i massimali di spesa varieranno a seconda del tipo di interventi previsti. Unica eccezione, con aliquota ferma ancora al 110 per cento, per i lavori svolti nei Comuni danneggiati dal terremoto dell’aprile 2019, dove le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza. Resterà in vigore il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con aliquota al 75 per cento e massimali variabili a seconda il tipo di lavori svolti.
Nel 2025 sarà presente anche il bonus casa, l’aliquota prevista del 36 per cento e i massimali di spesa per ogni unità immobiliare di 48mila euro. Anche l’ecobonus resterà con aliquota e massimale di spesa identici al bonus casa. Cifre che cambieranno nemmeno per il confermato sismabonus: aliquota al 36 per cento, massimale di 48mila euro.
Passiamo alle agevolazioni che non saranno riconfermate. Si parte dal bonus verde con aliquota attuale al 36 per cento e spesa massima di 5mila euro per unità immobiliare. Bocciato anche il bonus mobili, con aliquota al 50 per cento e tetto di spesa fissato a 5mila euro. Non disponibile per il prossimo anno anche l’eco-sisma bonus combinato sulle parti comuni degli edifici, con aliquota tra l’80 e l’85 per cento, con massimale di spesa di 136mila euro.
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