Bonus cultura, cosa cambierà dopo il numero elevato di truffe

Sta per cambiare tutto quel che riguarda il bonus cultura: viste le numerose truffe degli ultimi tempi, urge una modifica sostanziale.

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Nuova truffa in Italia: stavolta riguarda il Bonus Cultura – CodiceAteco.it

Purtroppo, si sa “fatta la legge scoperto l’inganno” e, qui in Italia, siamo i maestri delle furberie. Sono moltissimi i bonus e le agevolazioni che si possono richiedere, e non solo per chi si trova in difficoltà economica. In particolare, oggi parleremo del Bonus Cultura. Si tratta di un sostegno economico di 500 euro che viene erogato “una tantum”, quindi per una sola volta, ai cittadini.

Truffe Bonus Cultura: cambia tutto per evitare i soliti furbetti

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Ragazza con in mano uno smartphone bloccato – CodiceAteco.it

Il Bonus Cultura è un aiuto economico di 500 euro per tutti i ragazzi che compiono 18 anni. Il contributo è attivo dal 2016 e può essere speso per acquistare libri, corsi, biglietti di eventi, musei, mostre cinema e moltissime altre cose. Purtroppo, negli ultimi tempi, ci sono state delle truffe legate proprio a questo bonus. In particolare, a lanciare l’allarme è stato Confconsumatori, ente che è stato predisposto anche per fornire supporto ai cittadini attraverso dei canali dedicati. I primi casi di frode si sono verificati a Siena, dove alcuni giovani hanno segnalato di non essere riusciti ad ottenere con successo il contributo economico.

I ragazzi, si sono infatti accorti che il bonus a loro destinato era stato interamente, o in parte, speso da terze persone.I truffatori sono riusciti ad entrare nel sistema di 18App e a clonare la carta di identità dei malcapitati. Sono state quindi usate le carte per ottenere un secondo SPID grazie al quale i truffatori sono riusciti a farsi accreditare il bonus. A raccogliere dati e testimonianze ci sta pensando l’avvocato Duccio Panti che ha ricevuto ben oltre 50 segnalazioni di diversi ragazzi vittime della truffa.

L’avvocato Panti è il coordinatore provinciale della sede senese di Confconsumatori e, per affrontare al meglio la situazione, ha presentato formale denuncia alle autorità giudiziarie penali, attualmente impegnate nelle indagini. L’avvocato ha anche richiesto un intervento da parte del Governo, dei Ministeri e delle società pubbliche e private che hanno emesso il secondo SPID falso a favore dei truffatori. Nonostante l’attesa di risposte ufficiali, si è notato un aumento dei casi in tutta Italia, con almeno altre 20 segnalazioni nelle scorse 48 ore.

Visto che la truffa sta velocemente dilagando, Confconsumatori ha deciso di estendere la propria tutela a livello nazionale ed ha aperto un indirizzo mail per chiunque abbia delle segnalazioni da inviare. In particolare, si può scrivere una mail a bonuscultura@confconsumatori.it per ottenere assistenza sulla truffa del Bonus Cultura. Il presidente nazionale di Confconsumatori, Marco Festelli, ha fatto sapere che la vulnerabilità dei sistemi digitali può essere un problema importante e che la situazione va assolutamente affrontata con celerità. Inoltre, ha fatto un appello alle istituzioni affinché, in attesa delle indagini penali, provvedano comunque ad erogare il bonus ai ragazzi a cui è stata rubata l’identità per intascarsi il Bonus Cultura a loro destinato. Vedremo nei prossimi giorni come si muoveranno i diversi enti, ci riserviamo di riportare eventuali news con gli aggiornamenti del caso.

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