Il bonus condizionatori 2024 si può ottenere anche senza dover ristrutturare la casa nell’ambito delle agevolazioni sul risparmio energetico: vediamo come
L’Europa sta lavorando per adeguarsi ad una generale riqualificazione energetica indicata dalle nuove normative. L’intenzione della UE è quella di ricalibrare il patrimonio immobiliare del territorio ai nuovi parametri di efficientamento energetico al fine di ridurre le emissioni di CO2 e di veicolare il risparmio energetico a tutti i livelli.
Il decreto sulle Case Green prevede proprio l’adeguamento energetico con il passaggio di categoria della certificazione energetica degli edifici entro il 2030. Gli interventi per ottenere tale upgrade sono da inserire nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie volte all’efficientamento termico degli immobili al fine di contrarre il consumo energetico delle utenze private e pubbliche.
I bonus
Sin dal 2020, con la misura del Superbonus 110%, l’Italia si è mossa per creare le condizioni migliori per un adeguamento energetico e spingere gli interventi edilizi che potessero modificare l‘efficienza termica delle nostre case. Gli interventi come l’applicazione del cappotto termico, la sostituzione degli infissi e quella delle caldaie con le pompe di calore, assieme all’installazione degli impianti fotovoltaici, si configurano in quest’ottica di riammodernamento energetico.
Oggi è possibile sfruttare i bonus edilizi per il recupero del patrimonio e per il risparmio energetico proprio per riqualificare la propria abitazione ed adeguarsi alle nuove norme europee entro il 2030. Il Governo, dunque, ha mantenuto gli incentivi a favore dell’efficientamento energetico anche per il 2024.
Il bonus condizionatori
All’interno del panorama dei bonus edilizi troviamo anche il cosiddetto Ecobonus che consente di recuperare le spese sostenute per alcuni interventi di risparmio energetico anche senza necessariamente ristrutturare completamente la propria abitazione. E’ il caso della sostituzione dei condizionatori o dell’installazione di un nuovo impianto di raffrescamento.
Nel caso della sostituzione dei condizionatori la detrazione fiscale prevista è del 65% da spalmare in rate eguali in 10 anni sulla dichiarazione Irpef, mentre per l’installazione di un nuovo impianto l’agevolazione scende al 50% con le medesime modalità di detrazione fiscale. Per ottenere il beneficio fiscale è necessario effettuare i pagamenti tramite il cosiddetto bonifico parlante che prevede il richiamo alla norma, inserendo tutti i dati sia del beneficiario della detrazione che della ditta esecutrice.
In entrambi i casi non è necessario effettuare altri lavori di ristrutturazione per poter ottenere la detrazione delle spese sostenute per gli impianti di raffrescamento. Il bonus comprende comunque anche altri interventi in abbinamento che possono essere computati all’interno della detrazione. Si tratta di tutti quelli volti alla coibentazione dell’edificio come la sostituzione delle coperture, degli infissi e dei pavimenti.