Bonifico%2C+la+parola+che+ti+blocca+le+transazioni+per+1+mese
codiciatecoit
/bonifico-la-parola-che-ti-blocca-le-transazioni-per-1-mese/amp/
Economia

Bonifico, la parola che ti blocca le transazioni per 1 mese

Un bonifico effettuato con una parola sospetta rischia di far bloccare il conto e non poterlo utilizzare per molto tempo

Blocco bonifico – codiciateco.it

Per fare e ricevere un bonifico bancario è necessario avere a disposizione alcuni dati, pochi ma essenziali. Ovviamente l’Iban a cui indirizzare i soldi e il nome e il cognome del diretto interessato. C’è poi una voce “libera”, nel senso che non segue delle regole ferree perché si compila in base al bonifico: è la causale.

Bonifico, attenzione a cosa scrivi nella causale

Conto corrente bloccato – codiciateco.it

Come dice la parola stessa, è la causa per cui facciamo il bonifico, il motivo del trasferimento di soldi. Un datore di lavoro dunque probabilmente scriverà che il pagamento è lo stipendio di un determinato mese, oppure per coprire una fattura, se ha avuto la consulenza di un libero professionista. Qui l’approfondimento sulla causale.

Come hanno riportato vari media finlandesi a partire dai primi giorni dell’anno, il fatto è avvenuto dopo un seminario di lavoro a Helsinki quando un partecipante ha addebitato le spese di viaggio e alloggio al proprio datore di lavoro, poiché aveva inizialmente pagato con la carta personale. Ma nella causale ha scritto qualcosa che ha messo in allarme le autorità competenti.

Hama è la parola, anzi, l’acronimo, che indica le attività culturali per le aree rurali scarsamente popolate, ossia il tema del seminario. Per ricevere l’accredito di 572 euro l’uomo ha scritto nella causale “hama-seminaari“, cioè seminario hama. Ma siccome i primi controlli avvengono sempre in modo automatizzato tramite sistemi tecnologici, la “S” di “Seminaari”, vicino ad “Hama”, ha fatto sì che il sistema leggesse “Hamas“, l’organizzazione considerata terroristiche e che dal 7 ottobre scorso è al centro delle discussioni per il riaffiorare del conflitto israelo-palestinese.

In pratica, si temeva che si trattassero di fondi indirizzatati ad Hamas e che in qualche modo si volessero eludere i controlli. Ciò ha causato il blocco del conto della persona in questione che ha contattato il proprio datore di lavoro e la banca. La questione è stata risolta ma non prima che fosse passato un mese. La trafila è stata lunga tra le varie spiegazioni che ha chiesto la banca e le varie verifiche che sono state effettuate.

Decisivo per sbloccare la situazione è stato quando il datore di lavoro ha contattato l’altra banca coinvolta nella transazione: solo a quel punto l’uomo è riuscito ad accedere di nuovo ai propri soldi. Inoltre gli è stata concessa anche un’indennità di 100 euro per l’inconveniente: insomma, una sorta di scuse non a parole ma in soldi.

 

Giuseppe Formisano

Recent Posts

Tasse sui Bitcoin, esiste un modo per non pagarle?

La prospettiva di vedere le tasse sulle plusvalenze schizzare dal 26% al 42% ha messo…

17 ore ago

Il portafoglio digitale è obbligatorio? Quel che bisogna sapere

L'applicazione IO si arricchisce con l'introduzione del portafoglio digitale IT-Wallet, offrendo ai cittadini la possibilità…

3 giorni ago

Dal primo gennaio 2025 un’imposta sulla casa potrebbe aumentare

Questa modifica inciderà sul modo in cui viene calcolato l'importo dovuto dai proprietari di case…

6 giorni ago

Partita Iva e tutele in caso di malattia, quel che bisogna sapere

Per gli iscritti alla Gestione Separata, l'Inps prevede specifiche indennità in caso di malattia o…

7 giorni ago

Sigarette, previsto un aumento del prezzo dal primo gennaio 2025

La manovra finanziaria dello scorso anno aveva già previsto un rincaro che si era concretizzato…

1 settimana ago

Riforma delle dogane, ecco cosa cambia

È stata introdotta dal decreto legislativo 141 del 2024 e segna un punto di svolta…

2 settimane ago