Economia

Bonifici, così scatta subito il controllo sul tuo conto

Esistono alcuni casi in cui i bonifici vengono segnalati al fisco: ecco quando accade che scatta il controllo sul conto corrente.

Controlli sul conto corrente dopo il bonifico – codiciateco.it

L’Agenzia delle Entrate è un’agenzia fiscale della pubblica amministrazione. Dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze, l’Agenzia delle Entrate svolge le funzioni relative agli accertamenti, ai controlli fiscali e alla gestione dei tributi. Tra i compiti dell’Agenzia delle Entrate vi è anche quello di controllare i movimenti bancari. Quando alcuni bonifici vengono considerati sospetti, scatta subito il controllo sul conto bancario. Ecco quando accade.

Agenzia delle Entrate, controlli sul conto corrente quando vengono effettuati questi bonifici

Bonifici bancari e controlli del fisco – codiciateco.it

L’Agenzia delle Entrate ha il potere di prendere decisioni sulle multe e sulle transizioni finanziarie, monitorando lo stato dei conti correnti, bancari e postali, nonché sui costi esteri e sulle carte prepagate con l’Iban. I controlli dell’Agenzia delle entrate riguardano sia i bonifici, sia i prelievi, sia i versamenti. I controlli riguardano anche gli estratti conto, titoli azionari e anche le cassette di sicurezza.

I pagamenti tracciabili sono stati sottoposti a nuove regole introdotte dalla Legge di Bilancio n. 197 presentata due anni fa, nel 2022. La Legge ha sancito un incremento dei controlli dell’Agenzia delle Entrate per bonifici superiori a cinquemila euro. Per bonifici che superano i cinquemila euro, le banche sono tenute a segnalare l’operazione avvenuta all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.

I controlli introdotti dalla Legge sono volti a contrastare l’evasione fiscale attraverso l’Anagrafe dei conti correnti. Le segnalazioni in caso di bonifici bancari superiori ai cinquemila euro non hanno come conseguenza diretta controlli automatici. L’Agenzia delle Entrate dovrà utilizzare le informazioni alle quali ha la possibilità di accedere in modo pertinente. I controlli, nel caso di privati, professionisti e artigiani, fanno riferimento ai versamenti e ai bonifici in entrata, escludendo prelievi e bonifici in uscita. Solo gli imprenditori saranno tenuti a giustificare anche i prelievi e i bonifici in uscita.

Il denaro versato o ricevuto tramite bonifico è tassabile a tutti gli effetti e deve essere dichiarato al fisco sulla base del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, che presume un reddito dietro ogni accredito sul conto. Nel caso di bonifici effettuati a favore di terzi non sono previsti controlli sui bonifici. L’Agenzia delle Entrate potrà richiedere al contribuente di giustificare i bonifici superiori a cinquemila euro.

Elisabetta Guglielmi

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