Bollo auto non pagati: quando scatta il fermo amministrativo

Scopriamo quando scatta il fermo amministrativo per il mancato pagamento dei bolli auto: cosa dice la legge e cosa fare?

Tanti cittadini, purtroppo, non riescono a pagare il bollo auto. Si tratta di una tassa molto discussa da diversi decenni, in molti altri paesi assente, o comunque sia irrisoria. In Italia, invece, il bollo auto pesa e non poco poco sulle spalle delle famiglie. Il pagamento di una tassa sulla proprietà, dopo che già si sta pagando l’automobile, sembra un’ingiustizia.

Tante persone, per mancanza di denaro, o per semplice dimenticanza, non effettuano il pagamento annuale del bollo auto. Ma che cosa succede se non si pagano i bolli nel corso degli anni? Quali sanzioni sono previste? Inoltre, se si passa a una nuova vettura senza aver saldato i vecchi bolli, il debito viene trasferito in automatico? Ecco cosa bisogna sapere.

Mancato pagamento dei bolli auto: quali sono le sanzioni previste e quando scatta il fermo amministrativo

Con fermo amministrativo si intende una misura cautelare simile all’ipoteca. Dunque, non si tratta di pignoramento. L’obiettivo principale di tale provvedimento è quello di prevenire che l’auto possa essere ceduta o che venga usurata, compromettendone il valore. Insomma, tale manovra assicura che il bene del contribuente non sia disperso o che perda di valore. Posso vendere la mia auto anche se non ho pagato bollo auto?.

Tuttavia, il fermo amministrativo in certi casi anticipa l’effettivo pignoramento. Questo perché è difficile rivendere un’auto usata e in cattive condizioni. In generale, dopo il fermo amministrativo, il contribuente si mette in regola e provvede al pagamento. Non esistono limiti al numero di fermi che si possono ricevere su un singolo contribuente. Auto con fermo amministrativo: in quali casi si può usare il mezzo senza rischiare ulteriori sanzioni.

È tuttavia impossibile iscrivere a più di un fermo la stessa automobile. I bolli non pagati con la vecchia auto, passano automaticamente una volta acquistata una nuova auto? In teoria, l’Agenzia per la Riscossione ha la facoltà di iscrivere un fermo per ogni veicolo del contribuente debitore, tenendo sempre da conto la proporzione tra il valore del bene e il debito reclamato.

Come comportarsi quando viene applicato il fermo amministrativo alla propria auto

Un esattore non può imporre un secondo fermo su un altro veicolo, se il primo fermo ha già superato un limite stabilito, ad esempio 5 mila euro di debito per un bene del valore di 20 mila euro. Il fermo amministrativo, dunque, non si trasferisce automaticamente al nuovo veicolo. È l’esattore a procedere con nuove azioni esecutive e cautelari. Bollo auto, quelli vecchi sono un problema o posso non pensarci più?.

Una volta ricevuto il fermo, preceduto da un mese di preavviso, il contribuente può chiedere la rateizzazione del debito. Si può vendere anche l’auto, ma si deve comunicare l’esistenza del fermo al nuovo acquirente, poiché il nuovo acquirente eredita il fermo sul veicolo. L’unico modo per eliminare il fermo è quello di saldarlo. Fermo amministrativo auto, non solo divieto circolazione: cosa comporta.

In certi casi si può anche contestare fino a farlo cancellare, presentando ricorso al giudice di pace, ma questa è un’azione complessa. Il fermo non si estingue mai automaticamente, e inoltre non è possibile nemmeno demolire l’automobile se sussiste un fermo amministrativo. Non si può applicare un fermo amministrativo se l’automobile è intestata a un disabile.

Se si circola con l’auto durante il periodo di fermo si rischia una sanzione salata, con una somma che va dai 1.984 euro fino a 7.937 euro. Se si contesta la sanzione, rifiutandosi di custodire a proprie spese il veicolo, si rischia un’ulteriore multa da 774 euro fino a 3.105 euro, a cui si potrebbe aggiungere la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Come verificare se hai (o hai ancora) un fermo amministrativo sull’auto.