Il costo delle bollette è un argomento molto caro ai consumatori, visti i rincari che spesso hanno condizionato il mercato negli ultimi anni. Facciamo un quadro della situazione in Europa, vedendo dove si colloca l’Italia in fatto di spesa media
Chi non ha mai tenuto una bolletta tra le proprie mani con il timore di leggerne il prezzo da pagare?
Molto spesso negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di caro bollette, sintomo di un rincaro dei prezzi per quanto riguarda l’energia (luce e gas, ndr) che ha finito con il rappresentare un momento di difficoltà per parecchie persone in Italia e non solo.
Oggi proviamo, infatti, a fare un quadro completo della situazione in Europa, andando a vedere quali sono i Paesi in cui le bollette costano di più.
A fotografare la situazione che attualmente si sta vivendo in Europa è stata Eurostat, ente che ha analizzato i prezzi dell’energia elettrica e del metano riguardanti la prima metà dell’anno 2023.
Ciò che è emerso è che all’interno dell’Unione Europea si è registrato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, con il prezzo medio dell’energia elettrica per uso domestico, per esempio, che è passato dai 25,3 euro per 100 kWh di un anno fa ai 28,9 euro per 100 kWh di quest’anno.
A subire una parabola analoga è stato anche il prezzo medio del gas (metano, ndr), cresciuto da 8,6 euro per 100 kWh a 11,9 euro per 100 kWh.
Un rincaro che non ha colpito soltanto l’Italia, bensì la maggior parte dei Paesi europei.
Sempre secondo Eurostat, sono infatti 22 gli Stati appartenenti all’UE che hanno registrato una crescita dei costi nelle bollette riguardanti l’elettricità domestica.
In ben 9 i prezzi sono saliti addirittura sopra alla media europea, ovvero i già citati 28,9 euro per 100 kWh.
In questo campo, a registrare il dato più negativo è l’Olanda, Paese in cui il prezzo medio delle bollette per l’energia elettrica tocca i 47,5 euro per 100 kWh.
Secondo posto in questa classifica a ribasso spetta al Belgio (43,5 euro), seguito da Romania (42 euro), Germania (41,3 euro) e Danimarca (41,1 euro).
Al sesto posto troviamo l’Italia, con una spesa media di 37,8 euro per 100 kWh, seguita a sua volta da Cipro (37,4 euro), Repubblica Ceca (32,1 euro) e Lituania (30,5 euro).
Dalla parte opposta della piramide, ovvero tra i Paesi in cui le bollette dell’energia elettrica costano mediamente meno, troviamo invece la Bulgaria (11,4 euro), l’Ungheria (11,6 euro) e Malta (12,6 euro).
Andando ad analizzare il settore gas/metano, purtroppo la situazione non migliora.
Anche qui Eurostat ha registrato un aumento dei prezzi in ben 20 dei 27 Stati membri dell’Unione Europea per quanto riguarda i primi sei mesi del 2023.
Otto Paesi hanno visto i propri prezzi superare la media europea di 11,9 euro per 100 kWh.
Quali? Anche in questo caso il primo posto spetta suo malgrado all’Olanda, con 24,8 euro per 100 kWh.
A seguire troviamo Svezia (21,9 euro), Danimarca (16,6 euro), Austria (15,6 euro), Repubblica d’Irlanda (14,7 euro), Romania (14,3 euro), Portogallo (14,1 euro) e Germania (12,3 euro).
Al di sotto della media europea resta invece l’Italia, almeno in questo semestre.
I migliori continuano a essere però Paesi quali l’Ungheria (3,4 euro), la Croazia (4,1 euro) e la Slovacchia (5,7 euro), dove sono stati registrati i costi più bassi d’Europa.
Sulla scorta dei dati forniti da Eurostat e sopra citati, a effettuare un’analisi più approfondita per quanto riguarda i consumi dei principali elettrodomestici in Italia è stata l’azienda Facile.it, la quale ha preso in considerazione nel dettaglio i modelli in classe B.
Ciò che è emerso è che, per esempio, per fare una lavatrice in Italia (circa 220 lavaggi l’anno, ndr) si spendono circa 111 euro di corrente elettrica, mentre in Francia alle stesse condizioni bastano 68 euro. Ancora meglio in Spagna, dove il budget sufficiente è di soli 53 euro.
Chi non può invece sorridere in questo confronto sono Germania e Belgio, dove il prezzo lievita fino a 120 euro, in entrambi i casi.
Passando all’uso del frigorifero, in Italia servono 193 l’anno per alimentare un apparecchio di classe B, mente in Irlanda 126 euro, in Portogallo 105 euro e in Spagna solo 93 euro.
Discorso simile per la lavastoviglie. Utilizzando questo elettrodomestico a giorni alterni in Italia la spesa sale a 92 euro all’anno, mentre in Grecia e Francia si attesta sui 57 euro, in Spagna sui 45 euro e in Ungheria addirittura sui 28 euro.
Pessimo risultato in questo campo per l’Olanda, dove il prezzo schizza a 116 euro.
Ma non è finita qui. Guardare la tv tutti i giorni per quattro ore al giorno costa circa 49 euro in Italia, mentre il prezzo scende a 32 in Irlanda.
E ancora, ogni cinque minuti di utilizzo giornalieri di un phon per capelli nel nostro Paese costa 23 euro, contro i 14 euro della Francia e i 7 dell’Ungheria.
Prendendo come riferimento il consumo medio di una famiglia italiana, ovvero 2.700 kWh, ne deriva che quest’anno il costo delle bollette dell’energia elettrica potrebbero pesare per un totale di circa 1.021 euro, tenendo valide le tariffe del primo semestre 2023.
In Svezia la bolletta della luce sarebbe invece di 720 euro, contro i 669 dell’Irlanda e i 628 della Grecia.
Ancora meglio in Francia, dove una famiglia media pari a quella italiana sarebbe chiamata a spendere solo 626 euro, così come in Portogallo (559 euro) e in Spagna (492 euro).
A poter festeggiare ancora di più, almeno in questo confronto, è però l’Ungheria.
Paese non troppo lontano geograficamente dall’Italia (sono 750 i km in linea d’aria che dividono i due Stati, ndr), in Ungheria la spesa annua sostenuta dalle famiglie sarebbe pari a soli 313 euro.
Ovviamente si tratta di un confronto a parità di consumi e tenendo in considerazione come linea guida le tariffe registrate nel primo semestre del 2023 e riportate nell’analisi operata da Eurostat e di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
Le conclusioni che si possono tirare è che l’Italia fa parte di uno di quei Paesi dell’Unione Europea maggiormente svantaggiati dal rincaro dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda il costo dell’energia elettrica.
Ciò si ripercuote sulla quotidiana vita domestica di milioni di famiglie abitanti nel Belpaese e che quest’anno saranno chiamate a pagare prezzi ben più alti di quelli pagati soltanto un anno fa.
Cercando di guardare il bicchiere mezzo pieno, si può dire però che nel settore gas/metano ci sono molti più Paesi UE che registrano dati decisamente peggiori dell’Italia.
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