Bollette, elettrodomestici per le pulizie di casa che incidono di più nella spesa energetica della famiglia.
Il mercato tutelato dell’energia elettrica è destinato a concludersi il 1° luglio. Saranno introdotte nuove tariffe e non sono da escludere aumenti per i nuovi clienti alle prese con il mercato libero, come in parte avvenuto dopo la fine del mercato tutelato del gas. In vista di quella data è quindi opportuno considerare quali sono gli elettrodomestici che consumano di più.
Infatti l’utilizzo dei più comuni elettrodomestici può determinare un sensibile incremento dei consumi, se non si osservano delle modalità di uso più accorto. Basta limitarsi a considerare gli elettrodomestici più diffusi per la pulizia (lavatrice, asciugatrice, ferro da stiro, aspirapolvere e scopa elettrica) per avere un’idea delle spese a cui si va incontro.
Bollette, elettrodomestici che influiscono sui consumi annui
Limitandosi a questi apparecchi, largamente diffusi nelle famiglie, si scopre già che la spesa annua di consumo arriva a 230 euro sulla base delle tariffe medie odierne. Ma con la possibilità di aumenti già nel corso dell’estate. Una breve carrellata può partire dalla lavatrici.
Il riferimento per i costi è la tariffa dell’energia elettrica del mercato tutelato, aggiornata al primo trimestre dell’anno è quindi pari a 0,25 euro per kWh. Un modello recente con classe energetica E costa in media circa 22 centesimi di euro per ogni lavaggio. Considerando un uso ogni due giorni la spesa annua è di 40 euro. Per risparmiare con la lavatrice il consiglio è di usare il pieno carico con temperature non troppo elevate.
In presenza di tariffe biorarie meglio i lavaggi nel week end o nelle ore serali. Un’asciugatrice in classe A++ con carico da 9 chili consuma circa 1,6 kWh a ogni ciclo, pari a circa 0,40 euro. Un utilizzo ogni due giorni corrisponde a circa 75 euro all’anno. Per ridurre i costi, centrifugare bene il bucato prima dell’asciugatrice, da utilizzare poi a pieno carico (senza esagerare per non avere effetti contrari).
Un ferro da stiro consuma in media tra 1,8 e 2,6 kWh. Un consumo medio di 2,2 kWh è pari a una spesa di 0,60 euro ogni ora. Con due ore a settimana la spesa complessiva annua arriva a 58 euro. Per risparmiare meglio usare il ferro quando ci sono molti indumenti da stirare ed evitare di lasciarlo attaccano a lungo nella presa. Inoltre fare attenzione al calcare che ne riduce l’efficienza.
L’aspirapolvere arriva a consumare 1 kWh e per un uso di circa un’ora si spende 0,25 euro. Un utilizzo bisettimanale corrisponde a circa 26 euro di bolletta all’anno. L’aspirapolvere non va tenuto accesso troppo a lungo ed è da evitare l’accensione e lo spegnimento continuo dell’apparecchio. La funzione turbo va usata solo sui tappeti. Bisogna prestare poi attenzione al filtro che va tenuto sempre pulito.
Infine la scopa elettrica da 1500 watt può arrivare a costare 0,40 euro ogni ora di uso. Due ore settimanali di utilizzo corrispondono a circa 40 euro annui in bolletta. Anche in questo caso si deve fare attenzione all’acqua troppo dura, perché il calcare ne condiziona il funzionamento ottimale.