Ancora brutte notizie per quanto riguarda le nostre bollette: in alcune zone infatti le brutte sorprese si nascondono proprio dietro l’angolo.
Il periodo invernale è ormai iniziato, il freddo sta bussando alla nostra porta per farci visita e proprio per questo motivo agli occhi di tutti noi questo non può che rappresentare una sola cosa. E’ arrivato il momento di preoccuparsi nuovamente delle proprie bollette, ora che saremo costretti ad accendere i termosifoni per poterci riscaldare.
Si tratta, come certamente ben sappiamo, di una preoccupazione che ormai fa parte delle nostre vite da tempo e in particolar modo da più di anno. Ovvero da quando il nostro paese si è ritrovato al centro di una vera e propria “centrifuga inflazionistica”. Una crisi economica che per molti sembra quasi essere senza precedenti.
E che, soprattutto, vede come principale cavallo di battaglia proprio l’aumento dei costi di gas e luce all’interno delle nostre bollette come conseguenza diretta della guerra Russo-Ucraina che provoca un moto oscillatorio di questi prezzi.
Brutte notizie per le bollette, chi riguardano
Certo, il costo delle bollette non è certo l’unico che è stato intaccato da questa drastica crisi in cui ci siamo trovati tutti senza esclusione. Si parla, infatti, di una vera e propria inflazione che in realtà ha interessato tantissimi aspetti della nostra quotidianità e che abbiamo potuto riscontrare anche nei mutui e tra gli scaffali del supermercato.
Proprio per questo motivo, recentemente è stata condotta una ricerca di mercato con l’obiettivo di stilare una classifica su quelle che sono le città d’Italia più esose per quanto riguarda il costo di luce e gas. I risultati, per alcune città, sono senza dubbio sconvolgenti e anche spaventosi. Al primo posto, infatti, troviamo Oristano con una media di quasi tremila euro annui.
Questa è prontamente seguita da Benevento, che scende a duemilanovecentosettanta euro all’anno di bolletta, e da Sondrio e Avellino, con duemilanovecentaquaranta euro. Poco più in basso in questa classifica, troviamo invece Belluno e Mantova, con duemilaottocentotrenta euro che si distanziano di pochi euro. Concludiamo infine con Lecce, Crotone, Vicenza e Caltanissetta che oscillano tra i duemilasettecentonovantaquattro euro e i duemilasettecentoquarantasette. Insomma, si tratta di medie annuali che lasciano tutti noi senza dubbio preoccupati e che soprattutto fanno riflettere sulle proprie abitudini. Sfruttare le fasce orarie di risparmio energetico diventa determinante così come fondamentale risulta usare lampadine led al posto delle altre meno convenienti.