Le bollette sono documenti ufficiali che vanno conservati. Sì ma per quanto tempo? Sono diverse le tempistiche quando si parla delle fatture di luce e gas.
Quando parliamo di bollette non dobbiamo considerare solo quei fogli come il conto dei consumi effettuato nel corso del tempo e il costo annesso. Indubbiamente sono utili, soprattutto se si vuole risparmiare, per cercare di capire quanto effettivamente si consuma e monitorare la situazione, ma le bollette sono molto di più.
Sono, infatti, dei veri e propri documenti ufficiali che possono essere richiesti dai fornitori o, più in generale, possono diventare una prova di avvenuto pagamento quando qualcosa non risulta. È indispensabile, di conseguenza, conservare le bollette una volta pagate, ma per quanto tempo? L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha stilato una tabella esaustiva e dettagliata su tutti i documenti -non solo bollette, ma anche ricevuti di mutui, prestiti, multe e così via- che devono essere conservati e che può essere un più che valido memorandum. Qui nello specifico, ci occuperemo delle bollette di luce e gas che presentano tempistiche differenti.
Per quanto tempo conviene conservare le bollette di luce e gas?
Oggi con la fatturazione elettronica e l’arrivo delle bollette sugli account mail è più facile conservare i documenti, che non necessariamente devono essere stampati. Chi ha gli accrediti su conto corrente si ritrovare ogni tot di mese la notifica di avvenuto pagamento che vale effettivamente come ricevuta, chi invece riceve le fatture per posta cartacea sa che deve metterle da parte. Col tempo si crea un malloppo di documenti che potrebbe essere non facile da gestire.
Quando si tratta di bollette è importante sapere che queste possono essere buttate via solo quando finiscono in prescrizione ovvero quando il fornitore non può più chiedere la prova di avvenuto pagamento. Ma allora dopo quanto tempo le bollette di luce e gas vanno in prescrizione e quindi bisogna conservarle? I tempi sono diversi a seconda che si parla di fornitura elettrica o gas.
Per le bollette elettriche i periodi di prescrizione sono fissati a 2 anni per le fatture emesse dopo il 1 marzo 2018 e a 5 anni per le bollette inviate invece prima del primo marzo 2018.
Se parliamo invece delle bollette del gas, queste devono essere conservate 2 anni per bollette emesse dopo il primo gennaio 2019 e 5 per le bollette invece emesse prima del 1 gennaio 2019. I tempi qui indicati valgono anche in caso di conguagli di luce e gas o nel caso si abbia un solo fornitore per entrambe.
Ulteriori specifiche
L’ultima specifica che segnaliamo è che la prescrizione si attiva solamente qualora il fornitore non abbia inviato alcun sollecito di mancato pagamento o morosità . In questo caso, infatti, la prescrizione decade e il cliente è tenuto al pagamento dell’importo dovuto.