Bollette, procedura per tutti i passaggi da seguire. Come vanno inserite nel modello di dichiarazione dei redditi di quest’anno.
Il pagamento delle bollette per le forniture di energia elettrica, come di gas o servizi di telefonia non è certo un momento particolarmente felice per chiunque. Gli aumenti delle tariffe rischiano di mandare in rosso i conti dei consumatori e numerose famiglie fanno veramente fatica a coprire queste spese a fine mese.
Naturalmente esiste la possibilità di risparmiare e di contenere i consumi, in modo tale da non appesantire eccessivamente i bilanci familiari con le spese energetiche. Di certo un uso più attento delle utenze aiuta a contenere i costi. Ma per alcune categorie di consumatori esiste anche un’altra opportunità ghiotta da sfruttare per ridurre i costi complessivi annuali delle utenze. Vediamo di che si tratta.
Bollette, procedura per scaricare le spese dalla dichiarazione dei redditi
Con la dichiarazione dei redditi è possibile ottenere delle sostanziose detrazioni nei costi annuali dell’energia, del telefono o di altre utenze. A poter sfruttare questa preziosa opportunità sono i titolari di partita iva a regime ordinario (esclusi quindi i forfettari) che possono arrivare a detrarre fino al 50 per cento delle spese sostenute nell’anno di imposta.
Le utenze detraibili sono quelle delle forniture impiegate per le attività professionali, energia elettrica e telefono per prime, ma non solo. Anche telefonia mobile, wi fi, acqua, gas possono essere detratti se riconducibili all’attività professionale. Naturalmente solo professionisti con partita iva, lavoratori autonomi, imprenditori possono fruire di queste detrazioni proprio per il regime fiscale cui sono sottoposti.
I dipendenti non ottengono detrazioni dalle bollette delle utenze domestiche. Va considerato che le utenze business usate da professionisti e autonomi hanno iva al 22 per cento, mentre le utenze domestiche hanno un’imposta sul valore aggiunta al 10 per cento. Non è casuale che le detrazioni sono relative a contratti business con forniture utilizzate per il lavoro.
Il lavoratore autonomo che esercita la professione da casa deve dimostrare di non avere altri luoghi di lavoro. Godendo comunque di una detrazione pari al 50 per cento (spese energetiche risultano infatti miste). Per fruire della detrazione il professionista o l’autonomo deve inoltre specificare che si tratta di partita iva ordinaria e non forfettaria (che gode di un regime fiscale agevolato e diverso).
Questa è l’unica modalità per ottenere con certezza la detrazione con la compilazione del Modello Redditi persone Fisiche – PF (ex Modello Unico PF). Quindi al momento della compilazione della dichiarazione occorre fare attenzione alle detrazioni e alle documentazioni da presentare in allegato. a tal fine può essere utile la consulenza di un Centro di assistenza fiscale (CAF) o di un professionista abilitato.