Le bollette del gas e della luce sono un incubo per tutte le famiglie, e non tutti sanno leggerle correttamente: le voci da controllare.
Uno degli incubo ricorrenti di tutte le famiglie è quello legato agli importi delle bollette. In tempi di crisi economica e in tempi di progressivi rincari, si sta attenti a tutto, anche al centesimo. In particolare, le bollette dell’energia elettrica e del gas rappresentano una preoccupazione costante per tutti i cittadini. Senza rendersene conto, si spreca tanta energia.
È importante, per risparmiare denaro, sapere come si legge una bolletta, conoscere il significato esatto di ogni voce, e come e dove controllare. Si possono adottare dei piccoli ma efficaci accorgimenti per combattere i rincari e l’incremento dei prezzi legati all’aumento dei costi relativi alle materie prime. Quali sono le voci da conoscere?
Ovviamente, si possono adottare diverse soluzioni per risparmiare sull’energia in casa, magari evitando di accendere determinati dispositivi, oppure di accenderli in certe fasce orarie che garantiscono un maggior risparmio. Altrimenti, ci possono acquistare dispositivi elettrici di classe superiore, meno dispersivi e più efficienti.
Comunque sia, per risparmiare qualche soldino sulle bollette, occorre saper leggere correttamente le voci che si sono trovano stampate sulla bolletta stessa. Queste voci non devono assolutamente essere sottovalutate. Ma come sono impostate le bollette del gas e della luce che ci arrivano a casa?
Prima di tutto, troviamo i dati anagrafici dell’intestatario, a seguire l’indirizzo di residenza, poi il codice cliente, infine le modalità di pagamento. Questo nella parte alta del foglio, dunque, più in basso, si passa ad altre informazioni, come il Codice POD o il periodo di fatturazione. Alla fine, invece, troviamo le voci relative ai consumi e alle tariffe, con il saldo della spesa finale.
Tra queste voci troviamo il prezzo della materia prima, il dispacciamento, relativo alla corrente elettrica, le spese per il trasporto e per la gestione del contatore (queste sono standard per tutti i fornitori di energia, essendo tariffe stabilite dall’Arera), infine, le spese per gli oneri di sistema. In più, ai tutti questi costi si vanno ad aggiungere le accise e l’IVA, che pesano non poco sulla spesa totale.
Alla bolletta dell’elettricità, inoltre, dobbiamo aggiungere anche canone Rai. Dunque, in una bolletta ci sono dei costi fissi e dei costi variabili. Conoscere i consumi che si effettuano, e conoscere o costi fissi, è sempre bene per tenere sotto controllo la situazione.
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