Beffa SFL, che cosa succede ai pagamenti del trattamento pensato per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) è una delle misure introdotte per colmare il vuoto del Reddito di Cittadinanza (RdC) abolito dal governo. Si tratta di una prestazione destinata agli occupabili dai 18 ai 59 anni che intraprendono un percorso di inserimento nel mondo del lavoro, mediante attività di orientamento e formazione con la possibilità di ottenere un rimborso spese di 350 euro mensili.
Dunque non è un contributo contro l’esclusione sociale e la povertà, ma un sussidio pensato per accompagnare il cittadino che ne fa richiesta, e in possesso di specifici requisiti ISEE, in un programma di acquisizione di competenze per il lavoro. Dunque la partecipazione e la frequenza alle iniziative di politica attiva per il lavoro sono condizioni necessarie al fine di ottenere il contributo economico.
Dunque L’INPS riconosce e versa l’aiuto monetario al beneficiario durante l’acquisizione delle competenze, in altre parole, durante lo svolgimento dei corsi di aggiornamento o di formazione che siano. La durata massima del sussidio è di 12 mesi non rinnovabili, ma non è indicata quella minima. La spiegazione è semplice.
L’erogazione del contributo è legata alla partecipazione a corsi di attivazione al lavoro. Questi possono avere durate diverse. Per esempio chi è già in possesso di competenze professionali può seguire attività di reinserimento lavorativo della durata di due o tre mesi. L’aggiornamento delle competenze invece potrebbe richiedere la partecipazione a corsi più lunghi, anche tre o quattro mesi. Un percorso di qualificazione professionale può durare invece più di sei mesi.
Il Supporto per la formazione e il lavoro nella sua parte economica è erogato esclusivamente per lo stesso periodo del corso prescelto dal beneficiario. Una volta concluso l’aggiornamento o la qualificazione professionale, l’Istituto nazionale di previdenza interrompe l’erogazione economica. Purtroppo terminando la politiche attive al lavoro, finisce il contributo. In casi del genere, quindi non si tratta di un intoppo della procedura.
La fine del percorso formativo e attivazione comporta anche la conclusione del beneficio economico. Questo spiega le segnalazioni di diversi percettori, per i quali il Supporto per la Formazione e il Lavoro si può dire terminato almeno per l’aspetto pecuniario. Questo dimostra ulteriormente come il Supporto per la Formazione e il Lavoro non sia un sostituto del Reddito di Cittadinanza, ma una prestazione con finalità e attuazione molto diverse.
Una situazione del genere non si verifica poi per l’Assegno di Inclusione, la durata della misura è di 18 mesi e la sua erogazione può durare per tutto il periodo previsto. Questo purché si osservino e si mantengano tutti i requisiti per ricevere il beneficio, compresa l’attivazione al lavoro.
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