E’ in arrivo una pessima notizia per tantissimi percettori del ghiotto Assegno Unico: pare, infatti, che alcuni dovranno restituire delle somme
Come ben sappiamo, quando parliamo dell’Assegno Unico facciamo riferimento a un bonus tra i più amati e ghiotti degli ultimi anni: questa agevolazione, infatti, è intervenuta nelle nostre vite proprio per permetterci di tirare un sospiro di sollievo dalla stretta ormai ferrea della crisi economica che ci circonda.
I diretti interessati dall’aiuto dell’assegno unico sono proprio le famiglie italiane, o per meglio dire tutti quei nuclei familiari con ancora figli a carico e con un ISEE considerato basso. Adesso, però, cerchiamo di scoprire cosa sta accadendo e soprattutto quali modifiche si verificheranno nel corso del 2024.
Ormai non si parla d’altro che di questo: pare, infatti, che con l’avvento del nuovo anno ci saranno numerosi cambiamenti nelle nostre vite e tra i tanti aspetti interessati non possiamo fare a meno di citare anche l’Assegno Unico. L’agevolazione economica, da tanti amati e che soprattutto ha costituito per molti una vera e propria ancora di salvezza, sta per subire infatti delle importanti modifiche nel corso 2024: ma cosa sta succedendo? Scopriamo insieme tutto quello che ci serve sapere per non farci cogliere impreparati.
Ebbene, come si mormora ormai da giorni, pare proprio che l’agevolazione dell’Assegno Unico non rimarrà invariata nel corso del 2024 ma che anzi i suoi importi subiranno delle importanti e soprattutto significative variazioni proprio a partire dal mese di febbraio. Nello specifico, si andrà incontro a una rivalutazione in positivo, con l’obiettivo di aumentare gli importi e renderli così più congruenti all’attuale caro vita a cui andiamo incontro. Ma cosa comporta questo per tutti? Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Come già detto, dunque, a partire dal mese di Febbraio i versamenti dell’assegno unico andranno incontro a delle maggiorazioni per, nello specifico, risultare più equilibrati all’attuale inflazione. Nello specifico, dunque, stiamo parlando di un aumento di circa il 5,4 per cento. Ma, insieme a questa buona notizia, non passa inosservata anche una cosiddetta beffa: pare, infatti, che alcuni dei beneficiari dovranno invece restituire i soldi percepiti e dunque andranno incontro a dei tagli.
Stiamo parlando proprio di coloro che, a seguito dei conguagli effettuati, potrebbero essere risultati aver ricevuto più di quanto spettava loro nel corso del 2023. E, soprattutto, in relazione alla loro condizione economica e familiare. In questi casi, dunque, l’INPS effettuare un conguaglio a debito con un taglio di circa 485 euro e che soprattutto avverrà a rate: per tanto, non potrà superare il 20 per cento del totale della rata di assegno unico mensile spettante.
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