Quanti soldi in contanti possiamo tenere in casa per legge? E quanti se ne possono prelevare o versare? Ecco tutti i tetti per il 2024
È diffusa e per certi aspetti anche giusta l’abitudine, soprattutto tra le persone di una fascia era più alta, di tenere riserve di contanti in casa che sia per emergenze, comodità o semplicemente per sentirsi più sicuri. Tuttavia, come noto, esistono anche rischi significativi in relazione a questa pratica. Se tenere i soldi in casa permette di non dipendere da banche o pagare tassazioni, sono vari gli scenari estremi che bisogna considerare in questo caso.
E non solo l’eventuale perdita del proprio tesoretto dovuta a furti, ma anche possibili incendi o allagamenti e in realtà anche a un aspetto riguardante la legge sul quantitativo di denaro che si può legalmente possedere. Del resto in Italia, così come in molti altre nazioni, esistono leggi precise che regolano quest’aspetto o le sue sfumature. Una misura introdotta ormai da anni per la lotta contro il riciclaggio di denaro e in generale per avere un maggior controllo su transazioni e depositi così da contrastare anche l’evasione fiscale.
Ma qual è il limite per il 2024? In controtendenza agli ultimi anni, soprattutto in ottica di una riduzione dei contanti a favore dei pagamenti digitali, il tetto massimo per i pagamenti cash è stato fissato a 4.999,99 euro. Questo significa che qualsiasi transazione che superi questa cifra deve essere effettuata attraverso mezzi tracciabili, come bonifici o pagamenti elettronici, per non incorrere in dure sanzioni che riguarderebbero sia chi paga che chi incassa.
Per rispettare tale limite è comunque possibile effettuare un trasferimento di denaro parzialmente tracciabile e un’altra metà in contanti. Esempio: un pagamento di 6.000 euro può essere suddiviso con 4.999,99 euro in contanti e il resto tramite bancomat o bonifico. È consentito anche effettuare pagamenti rateali in contanti, purché ogni singola rata non superi il limite di 4.999,99 euro.
Il riferimento dunque è questo anche se nello specifico non ci sono leggi sulla quantità di contanti in casa. Non ci sono, infatti, limiti per i prelievi o i versamenti di contanti dal proprio conto corrente: sono entrambe operazioni legittime, che riguardano i propri soldi, e che non comportano responsabilità davanti alla legge. È chiaro però che eccedendo, prelevando o depositando anche una sola volta cifre massicce, potrebbero essere richieste spiegazioni sulla provenienza o sui motivi di un prelievo di questo genere. E in caso di situazioni atipiche la banca potrebbe segnalare direttamente all’Agenzia delle Entrate. Così come, in caso di controlli, andrebbero date senz’altro spiegazioni su un valore come 20.000 euro ma anche meno riposto nell’appartamento.
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