Bancomat e carte di credito possono all’apparenza sembrare servizi diversi. In realtà, c’è un dettaglio che li rende molto più simili di quel che si immagina: lo hai mai notato?
Nonostante bancomat e carte di credito forniscano servizi diversi al consumatore, c’è un dettaglio che li rende molto simili. Non tutti lo hanno notato e, qualora fosse stato adocchiato, il suo significato resta pressoché sconosciuto e ci si pone poche domande. In realtà, si tratta di una questione interessante da analizzare per comprendere meglio un servizio che oggigiorno occupa una porzione della quotidianità di ognuno di noi.
Tutti siamo consapevoli che, man mano, la moneta digitale sta sostituendo quella fisica. Il pagamento tramite bancomat e carte di credito è di certo una soluzione comoda, veloce e sicura. Ogni carta fisica o digitale è associata ad un conto nominativo. Ma cos’hanno in comune tra loro le varie carte?
Ogni carta fisica presenta una serie di numeri che servono ad identificarla. Sul retro, invece, è riportato il codice CVV/CVC di 3 cifre, necessario per completare acquisti online. Quest’ultimo in particolar modo deve essere conservato con la massima sicurezza: è personale e, qualora finisse nelle mani sbagliate, i malfattori avrebbero libero accesso al conto. Se hai una carta di credito, ad esempio, occhio a questo sms che potresti ricevere.
I numeri stampati sulla carta, che sia di debito o di credito, non sono posizionati senza una logica. La sequenza rimanda a dei significati molto precisi. Nel caso delle carte di credito, sono 16: partendo da sinistra, le prime 6 cifre costituiscono l’Issuer Identifier Number o Bank Identification Number. Servono ad identificare la banca alla quale è associato il conto legato alla carta (più precisamente, la prima cifra indica il circuito. Se il primo numero è 4, allora si tratta di una Visa. Se è 5, si tratta di una Mastercard, se è 3 si tratta di un’American Express). Le cifre successive, fino alla 15esima, sono necessarie per identificare il possessore della carta. La sedicesima cifra, invece, serve a controllare se il numero della carta è valido.
In quanto alle carte di debito, le cifre possono andare da 13 a 19. La sequenza è molto simile a quella delle carte di credito. Il primo numero indica il circuito, poi seguono le cifre rappresentanti l’istituto bancario, poi quelle del proprietario e infine il numero di conto corrente.
C'è un modo che non tutti conoscono per le persone con invalidità per ottenere dall'INPS…
Non avvertire il datore di lavoro sul proprio cambio di residenza può avere diversi rischi:…
Arretrati NoiPA in arrivo a settembre: quali sono le categorie di beneficiari che riceveranno fino…
Per coloro i quali vogliono sapere come investire in oro pur essendo principianti, ecco come…
Si sta diffondendo una nuova truffa che riguarda il bancomat e spaventa davvero tutti: andiamo…
Tari, Imu e Tasi, dopo quanto tempo queste tasse vanno in prescrizione: le informazioni sulle…