L’INPS ha pubblicato la circolare relativa al conguaglio dei contributi previdenziali e assistenziali. Scopriamo cosa stabilisce.
Il datore di lavoro può provvedere al conguaglio dei contributi INPS per correggere eventuali irregolarità o errori relativi alla contribuzione versata durante l’anno.
Di norma, con il conguaglio si procede all’accredito dei contributi arretrati o al rimborso di quelli versati in eccesso. Per il 2023, l’INPS ha reso noto, con la Circolare n.106, le istruzioni per le operazioni di conguaglio a carico dei datori di lavoro non agricoli.
Sono varie le situazioni che impongo al datore la necessità di provvedere a tale operazione, tra cui il versamento dei cd. elementi variabili della retribuzione (ad esempio, le indennità o lo straordinario), le mance corrisposte ai lavoratori del settore privato, il contributo aggiuntivo IVS 1%, i prestiti, i cd. fringe benefits (come l’uso di auto aziendali ad uso promiscuo).
Quali sono le attività che devono effettuare i datori di lavoro per sanare le differenze contributive? Scopriamo cosa stabilisce la Circolare INPS n. 106 del 20 dicembre 2023.
L’INPS ha chiarito che i datori avranno di tempo fino al mese di febbraio 2024 per provvedere alle operazioni di conguaglio dei contributi relativi all’anno in corso.
Nello specifico, i datori di lavoro dovranno presentare:
Oltre agli obblighi contributivi che devono essere rispettati dalle aziende, i datori hanno il dovere di provvedere alla sistemazione delle eventuali differenze, sia a debito sia a credito, relative ai contributi accreditati ogni mese in favore dei lavoratori subordinati.
Attraverso il conguaglio, dunque, viene precisato l’ammontare dell’imponibile contributivo, affinché possano essere effettuate in maniera corretta le trattenute dalle buste paga mensili, riconosciute ai dipendenti.
È fondamentale che qualsiasi discordanza o irregolarità riguardante i versamenti previdenziali venga risolta nel più breve tempo possibile, per scongiurare ripercussioni sul futuro montante contributivo necessario per la pensione. Per questo motivo, le indicazioni contenute nella Circolare INPS n. 106 del 20 dicembre 2023 sono fondamentali.
L’INPS, infine, ha specificato anche alcune operazioni relative al TFR. Dal 2007, infatti, i conguagli dei contributi possono riguardare anche il Trattamento di Fine Rapporto del Fondo di Tesoreria (gestito dall’Istituto di Previdenza). Gli interventi di uniformazione della posizione contributiva dovranno essere effettuati con la denuncia del mese di febbraio 2024, con scadenza di pagamento al 16 marzo 2024.
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