L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha diffuso un avviso rivolto ai pensionati: ecco quali sono le categorie interessate e quale è l’oggetto del messaggio.
L’INPS, ovvero l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha diffuso un avviso rivolto ai pensionati. In data 19 agosto l’Istituto ha comunicato alcune informazioni relative al cedolino di pensione di settembre 2024. Ecco quale è l’oggetto del messaggio pubblicato sul sito web.
Con la Legge di Bilancio 2024 sono stati confermati i requisiti per le pensioni di vecchiaia a tutti i lavoratori, sia quelli dipendenti che quelli autonomi. La pensione sarà subordinata al raggiungimento di un’età minima di sessantasette anni congiuntamente a un requisito contributivo di almeno venti anni. Il primo bonifico della pensione 2024 si colloca tre mesi dopo la maturazione dei requisiti. Questo criterio vale solo per la pensione anticipata ordinaria e per la pensione anticipata per le categorie deboli. Si colloca invece dopo sette mesi dalla maturazione dei requisiti per i pensionati con quota 103 del settore privato.
A fornire le informazioni sulle pensioni è l’INPS. Proprio in queste ore, l’Istituto ha diffuso un avviso inerente i cedolini di settembre. Il documento consente di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui può variare. Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.
Le principali informazioni sul cedolino della pensione di settembre 2024 sono la data di pagamento e le trattenute fiscali (come il conguaglio di fine anno 2023, gli addizionali regionali e comunali, la tassazione 2024). A settembre 2024 il pagamento avverrà con valuta 2 settembre.
Alla fine del 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF, addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Se nello scorso anno sulla pensione, sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Istituto ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito. Non subiscono, invece, trattenute fiscali: le prestazioni di invalidità civile; le pensioni; gli assegni sociali. A settembre vengono inoltre effettuate le operazioni di abbinamento delle risultanze contabili. Queste riguardano i modelli 730 per i pensionati/contribuenti che abbiano optato per INPS quale sostituto di imposta entro il 30 giugno.
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