Scopri subito cosa fare quando arrivano gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate: bisogna agire in fretta per evitare situazioni spiacevoli.
Quando arrivano degli avvisi da parte di enti come l’Agenzia delle Entrate, è normale preoccuparsi perché si tratta, quasi sicuramente, di cifre da dover versare. Ci sono diversi tipi di avvisi che possono arrivare, i primi sono i cosiddetti avvisi bonari. Si tratta di comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate che indica discrepanze o errori nella tua dichiarazione dei redditi. Questi possono variare dal mancato pagamento di certe somme a compensazioni indebite.
Avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate: cosa fare
Quando un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate finisce tra le tue mani, potresti sentire un misto di ansia e preoccupazione. Dopotutto, nessuno ama scoprire che potrebbe esserci stato un errore nella propria dichiarazione dei redditi o di aver ricevuto dei rimborsi o delle compensazioni che in realtà non dovevano spettarci. Però è fondamentale ricordare che non sempre queste comunicazioni sono infallibili e che hai a tua disposizione diverse strade per difenderti.
Questi avvisi sono il risultato di controlli automatici o documentali sulle dichiarazioni dei redditi. L’intento è correggere errori, verificare la correttezza delle detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta dichiarati, e assicurarsi che le imposte siano state pagate correttamente. Quindi possono esserci degli errori in questi avvisi.
Dunque, la prima cosa da tenere a mente è che se ti trovi di fronte a un avviso bonario, non è il momento di cedere al panico. Hai 30 giorni per decidere come agire: puoi accettare la richiesta e procedere con il pagamento, sfruttando anche l’opzione della rateizzazione, oppure puoi contestare l’avviso attraverso una procedura di autotutela, nel caso in cui tu sia convinto dell’infondatezza delle richieste.
Ricevere un avviso bonario significa che l’Agenzia ha rilevato un’anomalia che richiede la tua attenzione. Se, dopo aver esaminato l’avviso, ritieni che ci sia stato un errore, hai il diritto e il dovere di farlo presente attraverso l’autotutela, fornendo le prove della tua posizione. Se hai delegato un intermediario abilitato, come un commercialista, per la tua dichiarazione, potresti averlo autorizzato a ricevere gli avvisi bonari per tuo conto. In questo caso, sarà suo dovere informarti dell’avviso entro 30 giorni dalla ricezione.
Se invece hai gestito la dichiarazione in autonomia o il tuo intermediario non ha accettato l’incarico, l’avviso arriverà direttamente a te, tramite raccomandata o posta elettronica certificata (PEC). L’autotutela è una procedura che ti consente di chiedere all’Agenzia delle Entrate la revisione dell’avviso bonario se ritieni che contenga errori. Puoi procedere via telefono, attraverso un’istanza cartacea presso un ufficio dell’Agenzia, o utilizzando i servizi telematici a tua disposizione.
Mi raccomando, tieni presente che gli avvisi bonari non sono sentenze definitive e non sono intimazioni di pagamento, documenti ben diversi. Se credi di essere nel giusto, hai tutti gli strumenti per difendere la tua posizione. È fondamentale quindi, non sottovalutare questi avvisi, ma al tempo stesso sapere che esistono vie per una giusta soluzione. L’importante è agire con prontezza e precisione, avvalendoti di tutte le informazioni e le risorse a tua disposizione per fare chiarezza sulla tua situazione fiscale.