Nuove regole per gli autovelox rilasciare dal Ministero degli Interni e il Ministero die Trasporti: ecco cosa cambierà e come funzionerà.
Cambiano le regole e si rinnovano per un uso diverso degli autovelox. Una scelta importante che si collega a vari percorso elettorale. Non una stretta sugli automobilisti e la guida pericolosa, ma una stretta sull’uso degli autovelox. Un modo nuovo di affrontare il tema della sicurezza stradale che lascia alcune domande aleggiare nell’aria, proprio a fronte di un periodo storico che vede gli automobilisti molto affaticati dagli autovelox, ma una sicurezza stradale essenziale alla sopravvivenza dei cittadini.
Decreto interministeriale: ecco le novità sugli autovelox
Non possiamo affermare che gli autovelox piacciano agli automobilisti, anzi, spesso sono grande tema di discussione e di movimenti elettorali. Un problema che gioca su più livelli, dove gli incassi comunali derivano anche dalle contravvenzioni; si contano, infatti, 1,5 miliardi in più dell’anno precedente, quindi il 6,5% in più. Quindi una situazione che sembra sfuggire di mano e che dimostra una stretta data anche da una esigenza economica. Insieme a questa situazione abbiamo anche una ipocrisia visibile nei dialoghi degli automobilisti di fronte a contravvenzioni che dimostrano una mancanza di capacità di guida e di sicurezza. Quindi chi è il cattivo della storia?
Sicuramente il grande nemico delle strade sono le scuole guida. Non è bello cercare il cattivo di una storia, ma possiamo constatare come la cultura della guida, per quanto sia parte integrante della nostra penisola, manchi di basi molto importanti legate alla guida sicura. Un apparato che manca nelle scuole guida, corsi di guida sicura che insegnino ad utilizzare la macchina in fasi estreme e di pericolo. E così aumentano gli autovelox, i limiti di velocità in mancanza di guidatori capaci e cresciuti nel modo giusto.
Sicurezza stradale: ecco come risponde il governo
Questo è un problema che si dimostra quotidianamente nelle strade delle nostre città, dove la mancanza di capacità tecniche ci porta ad un rapporto con la guida sempre più legato all’esigenza e sempre meno alla competenza. Esigenza originata da un apparato di trasporto pubblico generale, nazionale, non in grado di soddisfare le esigenze di questa società, obbligando ad un circolo vizioso:
molti devono prendere la patente perché non hanno alternative, scuole guida affollate, velocizzazione delle lezioni e degli esami, guidatori inesperti.
Ma questo non è un tema che sembra essere stato preso in considerazione dal Ministri Salvini e Piantedosi, che hanno deciso di trattare, invece, il tema degli autovelox. Forse una spinta nata dall’arrivo di Fleximan? Sicuramente ricordiamo l’imbarazzo del ministro Salvini, dove la figura di Fleximan, paradossalmente, agiva quella stretta tanto richiamata dal Ministro già nel 2022 e, ora, presentata con il nuovo provvedimento. Che sia questa la risposta alle attività di Fleximan? La trasformazione da vandalo a supereroe? Sicuramente i social lo hanno già incoronato, trasformandolo anche in un videogioco.
Da Felximan al decreto: ecco la stretta sugli autovelox
“trappole da far west stradale per fare cassa” così le aveva definite il ministro Salvini, e oggi racconta così il provvedimento in una diretta youtube “Dobbiamo salvare la vita con la prevenzione e i controlli, ma anche salvare il portafogli dei cittadini, liberandoli dall’anarchia degli autovelox. […] (parlando delle zone in cui poter posizionare gli autovelox) magari vicino alle scuole o agli ospedali, ma non sugli stradoni a doppia corsia, accese dalla sera alla mattina, al solo scopo di fare tasse e tartassare gli automobilisti“. Ma quindi cosa cambia? Andiamo per gradi, parliamo prima di tutto della foto della contravvenzione.
Il decreto interministeriale ha ricevuto il parere favorevole del Garante della Privacy e difendendo la privacy dei soggetti non coinvolti. Oltre a non essere più recapitata l’immagine dell’infrazione, saranno oscurati i volti dei soggetti terzi facenti parte della situazione in maniera passiva, quindi volti e targhe oscurate. La foto sarà custodita dall’autorità e sarà a disposizione dell’automobilista in caso di ricorso. Le immagini saranno memorizzate e custodite solo in caso di infrazione, e non si terrà conto delle telecamere per il monitoraggio del traffico
Dalla privacy alla posizione degli autovelox
La stretta sull’utilizzo degli Autovelox non riguarda soltanto la questione legata alla privacy, ma una serie di accorgimenti nella decisione di dove posizionarli. Come è comune vedere e come, giustamente, il Ministro ha avuto modo di constatare, ogni comune gestisce la posizione di questi apparecchi, rischiando di creare delle effettive trappole. Ecco quindi cosa viene deciso con il decreto interministeriale.
Gli autovelox, quindi, non potranno essere più essere montati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di 50 km/h e né sui tratti delle strade extraurbane dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto alla norma. Nel caso ci siano dei dubbi da parte dei comuni, potranno fare riferimento alla prefettura per decidere se sia giusta la posizione scelta. Una scelta che taglia l’utilizzo dell’autovelox che ne limita l’utilizzo in zone non ad alto scorrimento.
Una scelta sicura o pericolosa? Sarà il tempo a dircelo.