Assunzioni donne, dal 1 settembre più agevolazioni

Raggiungiamo finalmente un punto di svolta in fatto di assunzioni della quota rosa: dal 1° settembre più agevolazioni per dar lavoro alle donne.

agevolazioni assunzione donne
Agevolazioni per chi assume le donne (Codiciateco.it)

Previste ottime notizie per le aziende che vogliono dar lavoro alle donne: ci saranno delle agevolazioni fiscali per chi assume quota rosa a partire dal 1° settembre di quest’anno. Vedremo un raddoppio del bonus assunzioni (il quale già di per sé introduce importanti cambiamenti volti ad aumentare il tasso di occupazione) e si torna allo sgravio al 100%, com’era previsto inizialmente, anziché 50%.

Ad introdurre le novità è stato il decreto Coesione, con l’obiettivo di incrementare la presenza femminile nel mondo del lavoro. Conosciamo i dettagli della normativa che regola l’assunzione delle donne e quali categorie di persone di sesso femminile vi rientrano all’interno.

Agevolazioni per chi assume le donne dal 1° settembre

agevolazioni assunzione donne
Donne, dal 1° settembre bonus assunzioni (Codiciateco.it)

Parliamo di donne “svantaggiate” e rientrano in questa categorie tutte le donne di qualsiasi età prive di un impiego retribuito da almeno sei mesi, con residenza all’interno di regioni incluse nel progetto, alle quali vengono forniti i finanziamenti volti a promuovere le assunzioni; donne con almeno 50 anni d’età che sono disoccupate da almeno 12 mesi; donne di qualsiasi età e residenti ovunque che sono prive di attività lavorativa redditizia da almeno 24 mesi.

Il datore di lavoro sarà esonerato per il 100% dal versamento dei contributi del lavoratore assunto a tempo indeterminato per un massimo di 650 euro mensili per ogni lavoratrice. Il decreto Coesione ha dunque cambiato le carte in tavola ed ha portato lo sgravio dal 50% al 100%, valido per le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025.

Possono usufruire dell’agevolazione tutti i datori di lavoro privati, compresi quelli appartenenti al settore agricolo. Al contrario, sono escluse le Pubbliche Amministrazioni. Restano inclusi tutti i lavoratori degli enti pubblici economici, gli istituti autonomi case popolari in enti pubblici economici, gli enti trasformati in società di capitali con capitale pubblico (per via dei processi di privatizzazione), ex IPAB diventate associazioni o fondazioni di diritto privato, consorzi di bonifica, consorzi industriali, enti morali ed ecclesiastici.

I datori di lavoro dovranno trasmettere la domanda per ottenere il bonus in via telematica tramite il portale web dell’INPS, previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. Sarà necessario scaricare e compilare i moduli contenuti all’interno del cassetto previdenziale, riportanti il titolo di “istanza online 92-2012″. 

Gestione cookie