Arrivano le agevolazioni fiscali per chi assume, scopri come effettuare il calcolo e quali sono le novità da questo punto di vista.
Il decreto legislativo del 30 dicembre, ha introdotto il super bonus assunzioni, una maxi deduzione fiscale, pari a circa il 120% del costo del lavoro con una maggiorazione del 20% rispetto al costo del lavoratore. Tale percentuale può aumentare del 30% in determinate condizioni, come ad esempio l’assunzione di lavori in condizioni di svantaggio.
In seguito al decreto attuativo del 25 giugno, la norma è stata resa operativa, sarebbe dunque prevista l’agevolazione al 120%, a fronte di un incremento della forza lavoro. La maxi deduzione del costo, si rivolge alle imprese che assumono con contratto a tempo indeterminato. Tali assunzioni non dovranno rientrare nel normale turn-over, per alcune di queste si potrebbe beneficiare addirittura di una riduzione fiscale fino al 130%.
Maxi deduzione fiscale, in cosa consiste
Le deduzioni fiscali, sono componenti negative del reddito, per questa ragione si parla di maggiorazione del 20 % o del super bonus 120%, in questo modo ci sarà un risparmio di imposta importante. Il fattore per poter fruire del super bonus, sono le assunzioni, l’incremento occupazionale infatti, gioca un ruolo fondamentale.
In poche parole il numero dei dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta 2024, dovrà essere superiore al numero di dipendenti a tempo indeterminato nel 2023. Non si dovrà inoltre tener conto dei lavoratori assunti e distaccati all’estero, oppure di quelli ricevuti in distacco da altre imprese. Potranno rientrare invece nell’incremento i dipendenti con un contratto a tempo determinato, trasformato a tempo indeterminato.
Incrementi occupazionali e super bonus
Nei decrementi occupazionali, potranno essere inseriti i pensionamenti, i licenziamenti per giusta causa e le dimissioni volontarie. Potranno accedere al super bonus assunzioni, le società di persone e capitali, le imprese individuali, gli esercenti arti e professioni. Non potranno accedervi le società e gli enti che si trova in uno stato di difficoltà, di liquidazione ordinaria giuridica o soggetti sottoposti ad altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.
I lavoratori per cui si potrà fruire della maggiorazione ulteriore del 10%, sono le donne vittime di violenza, le donne con almeno due figli minori di 18 anni, le donne prive di un impiego da almeno sei mesi, gli ex percettori di reddito di cittadinanza, i lavoratori residenti in regioni economicamente svantaggiate e i giovani con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni.