Una volta che la domanda dell’Assegno Unico sarà stata accettata, arriveranno gli arretrati che sarebbero dovuti arrivare a partire dal mese di marzo? Ecco qualche informazione al riguardo.
Un messaggio condiviso sul profilo Instagram dell’INPS ha ricordato ai beneficiati dell’Assegno Unico alcune importanti informazioni sul pagamento degli arretrati. Tramite i canali social ufficiali, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha infatti diffuso una comunicazione relativa alle domande presentate ai fini del riconoscimento dell’Assegno Unico e Universale. L’INPS ha, in particolare, fornito indicazioni circa l’accredito delle mensilità arretrate dal mese di marzo. Ecco cosa è stato comunicato.
Quando è previsto il pagamento degli arretrati dell’Assegno Unico: la comunicazione dell’INPS
Con Assegno Unico e Universale (abbreviato con la sigla AUU) si indica il sostegno economico rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati con figli a carico fino al compimento dei ventuno anni. La richiesta dell’Assegno Unico deve essere presentata dalle famiglie beneficiarie che abbiano un ISEE valido. Sulla base dell’ISEE, infatti, i beneficiari vedranno cambiare l’importo dell’assegno stesso.
Con la Legge di Bilancio 2024, il Reddito di Cittadinanza (RdC) è stato soppresso e sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro. Secondo quanto stabilito dall’INPS, sulla vecchia carta RdC è stato erogato fino ad aprile l’Assegno Unico per le famiglie che ne avevano diritto. Da marzo è diventato invece obbligatorio presentare nuova domanda per l’Assegno Unico così da ricevere l’accredito sul conto corrente.
Cosa implica la scadenza del 30 giugno
Come stabilito dall’INPS, la domanda di Assegno Unico non deve essere ripresentata ogni anno. Ogni dodici mesi, però, è richiesto l’aggiornamento dell’attestazione ISEE. Il valore dell’ISEE è infatti necessario per la verifica dei requisiti reddituali e patrimoniali al fine di quantificare l’importo del sussidio economico. Chi non ha compilato la nuova DSU ha tempo per provvedere fino al 30 giugno 2024. Se non si presenta l’ISEE entro sessanta giorni non sarà più possibile recuperare gli arretrati dell’Assegno Unico. In questo caso con gli arretrati si intende la differenza tra l’importo spettante e l’importo minimo.
A ricordarlo in queste ore è stato proprio l’INPS, pubblicando l’avviso sul profilo Instagram. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha specificato che i beneficiari che hanno presentato le domande di AUU dal primo marzo al 30 giugno 2024 riceveranno il pagamento di tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo se in possesso di un ISEE aggiornato. Le domande che verranno presentate dopo la scadenza del 30 giugno invece avranno decorrenza a partire dal mese successivo a quello di presentazione. In questi casi, l’importo varierà sulla base dell’ISEE valido al momento dell’inoltro dell’istanza. Senza l’aggiornamento dell’ISEE, i beneficiari riceveranno gli importi minimi previsti dalla normativa.