Assegno unico, annuncio INPS per quanto riguarda i prossimi mesi: annunciate le date di riferimento per i pagamenti e confermata una novità per alcuni nuclei
Annuncio importante dell’INPS per quanto riguarda l’assegno unico, ovvero la misura di sostegno indirizzata indistintamente a tutte le famiglie con minori. Introdotta il 1 marzo 2022, in questo due anni è diventato un sostegno economico prezioso e spesso anche determinante divenuto un assoluto punto di riferimento per tutti i genitori. Anche chi sta per diventarlo, considerando che già dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età – o senza limiti in caso di disabilità del figlio – tale contributo spetta mensilmente.
Questa misura ha fagocitato le varie forme di assistenza precedenti, come il bonus bebè, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per figli a carico, erogando probabilmente meno soldi in senso assoluto nei mesi iniziali ma garantendo un aiuto decisamente più ricco considerando che questo va poi appunto moltiplicato per i 12 mesi e e, come detto, per 21 anni o addirittura anche di più. La somma spettante è proporzionale all’ISEE che va rinnovato di volta in volta entro il mese di marzo di ogni anno solare. Senza, si avrebbe diritto al minimo tabellare che a oggi corrisponde alla quota di 57 euro.
L’istituto nazionale della previdenza sociale, con una nota, ha annunciato il calendario ufficiale per quanto riguarda il prossimo semestre. Da luglio scatta infatti la seconda parte dell’anno e da tale data si perderanno anche eventuali arretrati in sospeso, salvo aggiornare l’ISEE entro il prossimo 30 giugno. Come specificato però nei giorni scorsi dall’INPS, si tratta di date di riferimento per le quali potrebbero poi esserci in genere 1-2 giorni di ritardo per motivi tecnici anche se molti riscontrano sempre una certa puntualità.
Le date in questione sono le seguenti:
A gennaio 2025, proprio come accaduto quest’anno, saranno poi rese note le date per il primo semestre del nuovo anno solare. E sempre a marzo bisognerà presentare ISEE per poter continuare a beneficiare della cifra spettante.
In più l’INPS fa sapere che sono disponibili le nuove funzionalità per la gestione e l’applicazione delle maggiorazioni sull’assegno unico per le domande presentate dai nuclei vedovili. Nella fattispecie, tramite codice fiscale del genitore deceduto, c’è la possibilità di avere accesso alla maggiorazione prevista per legge come ulteriore forma di sostegno per i genitori segnati da una tragedia e rimasti soli.
“Per le domande già presentate dai nuclei familiari monogenitoriali per decesso dell’altro genitore, al richiedente verranno chieste le integrazioni per usufruire della maggiorazione. L’integrazione con il codice fiscale del genitore deceduto può essere effettuata accedendo alla sezione “Consulta e gestisci le domande già presentate” e selezionando la voce “Modifica” e successivamente “Scheda””, si legge.
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