L’Assegno Unico presto potrebbe essere più povero. Cosa possono fare i percettori per rimediare ed evitare il taglio? Scopriamolo.
A dicembre l’Assegno Unico sarà pagato in maniera ridotta ai beneficiari che hanno presentato un ISEE con omissioni o difformità.
In pratica, chi non ha provveduto all’aggiornamento dell’ISEE avrà diritto solo all’importo minimo del sussidio, che verrà calcolato in base alle informazioni relative al patrimonio mobiliare e reddituale comunicate.
Esiste, però, un modo per evitare il taglio dell’Assegno e, cioè, la regolarizzazione della propria posizione entro il prossimo 31 dicembre. A tal fine, gli interessati possono provvedere scegliendo una delle seguenti strade:
- presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), aggiornata e senza omissioni o difformità;
- richiesta ad un CAF della rettifica della DSU trasmessa in precedenza;
- presentazione presso una sede INPS dei documenti comprovanti la completezza e correttezza dell’ISEE, relativamente ai membri della famiglia a cui si riferiscono le omissioni o le difformità.
Per i dati riguardanti il patrimonio mobiliare, la certificazione di rettifica dei dati inseriti può essere presentata sotto forma di:
- estratto conto o documentazione da parte dell’intermediario finanziario, comprovante la veridicità dei dati finanziari contenuti nella DSU;
- denuncia all’Autorità competente che dimostra come il rapporto finanziario omesso in DSU è stato instaurato a insaputa del titolare;
- documentazione dell’intermediario finanziario attestante la chiusura del rapporto finanziario omesso in DSU negli anni precedenti a quelli a cui la dichiarazione si riferisce;
- documentazione comprovante la reale assenza del rapporto finanziario omesso in DSU, sostenuta dalle informazioni contenute negli archivi dell’Agenzia delle Entrate;
- certificazione rilasciata sia dalla banca sia dalla società di gestione del risparmio dimostrante l’entità del patrimonio mobiliare.
In relazione ai redditi omessi o difformi, invece, si può presentare una documentazione dell’Agenzia delle Entrate che prova la non validità dell’omissione e della difformità.
Quando si riceve l’Assegno Unico a dicembre 2023? Il metodo per verificare l’importo spettante
L’Assegno Unico del mese di dicembre 2023 verrà accreditato nei giorni 18, 19 e 20, per chi non ha subito cambiamenti relativi al nucleo familiare o all’importo. Per tutti gli altri, il versamento sarà disposto il 20 dicembre.
I beneficiari possono controllare i pagamenti della prestazione tramite la consultazione del proprio fascicolo previdenziale, dal portale web dell’INPS, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. Basta cliccare sulle icone “Prestazioni” e “Pagamenti“. Per usufruire del servizio senza problemi, è consigliabile aggiornare costantemente i propri dati.
Ricordiamo, infine, che coloro che hanno presentato richiesta, entro il 30 giugno 2023, per gli arretrati dell’Assegno Unico , devono solo attendere il pagamento da parte dell’INPS degli importi spettanti.