Se l’Assegno Unico è bloccato dall’INPS cosa si può fare? Scopriamo insieme cosa sta succedendo e perché. Meglio essere informati che gettarsi subito nel caos.
Non importa quanto se ne parli, la questione assegno unico è sempre fonte di equivoci e dubbi interpretativi. Si parte subito col dire che l’assegno unico è l’agevolazione che il Governo riconosce ai nuclei familiari aventi al loro interno minori o comunque figli fiscalmente a carico entro il ventunesimo anno di età.
L’ISEE ha solo la funzione di determinare quanto spetti ai beneficiari mensilmente. Scopo del sussidio è quello di riconoscere alla prole le risorse necessarie di cui hanno bisogno per favorire la propria effettiva crescita. Nonostante comunque se ne parli ormai da mesi e mesi, purtroppo vengono sempre fuori dei cavilli che fanno vacillare l’intera disciplina prevista. Quindi, per evitare di cadere nello sconforto, è più opportuno sapere ad esempio perché l’assegno unico venga bloccato. Un po’ quello che sta accadendo in questi giorni a molti italiani.
Quello che sta accadendo non è paradossale ma forse un pizzico prevedibile. Molte famiglie intorno alla metà del mese di giugno hanno ricevuto un sms dall’INPS che chiedeva di modificare l’IBAN per poter ricevere il pagamento corretto dell’assegno unico. In caso contrario, si procede al blocco del beneficio. Da cosa dipende questo? Dal fatto che l’INPS ha per una qualsiasi ragione l’IBAN errato dei beneficiari e quindi non può procedere con gli accrediti.
Questo allarme ha gettato ovviamente il panico a non poche persone chiedendo se l’assegno unico sia a rischio e se sì, cosa bisogna fare per sbloccare i versamenti. E’ opportuno fare chiarezza. In alcuni casi l’INPS chiede che venga aggiornato nuovamente l’IBAN e blocca il sussidio perché non può effettuare i pagamenti.
Questo significa chiaramente che l’SMS ricevuto non è affatto una truffa, quanto un comunicazione ufficiale da parte dell’INPS a cui bisogna ottemperare. Quando arriverà il pagamento che ha dovuto attendere la variazione dell’IBAN? Questa azione ovviamente comporterà uno spostamento dei pagamenti a fine mese o al mese successivo. Quindi chi ha cambiato l’IBAN potrebbe non ricevere soldi a giugno ma a luglio con gli arretrati di giugno.
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