Assegno unico 2024, ecco quanto si avrà in più quest’anno e le fasce ISEE di riferimento per avere le cifre più alte. Tutte le indicazioni per questo nuovo anno
In un’epoca in cui avere famiglia è sempre più difficile considerano i costi sempre più alti per i costi di vita e tutte le spese probanti necessarie soprattutto per più di un bambino, l’assegno unico si rivela un prezioso alleato per ammortizzare le spese e dare un sostegno concreto ai nuclei per spese scolastiche e di qualsiasi altro tipo che competono i minori e in generale la famiglia. Introdotta nel 2021, questa sostegno ha fagocitato tutti gli altri esistenti bonus per neonati e bambini offrendo però un vantaggio temporale poiché tale sostegno è garantito fino ai 18 anni di ciascun figlio e spesso anche oltre in caso di studi.
Formalmente si chiama assegno unico universale, con quest’ultimo termine che allude all’aiuto offerto a qualsiasi famiglia senza alcuna distinzione basata sul reddito familiare o su altri fattori socio-economici. Questo approccio mira infatti a garantire un sostegno equo e a tutte le famiglie italiane con figli, indipendentemente dal contesto sociale di appartenenza e dal reddito annuo. Poi è chiaro che quest’ultimo determinerà una cifra più o meno alta, con quelle maggiori che ovviamente vanno alle famiglie che più necessitano, ma è comunque garantita un’entrata indipendentemente dall’ISEE.
Tale misura viene erogata considerando anche la gestazione, dunque ancor prima della nascita di un bambino: già dal 7° mese di gravidanza, infatti, si conteranno le quote che verranno poi erogate al momento della regolare domanda presentata all’INPS alla nascita del bambino. La prima mensilità dunque non solo offrirà un primissimo sostegno concreto per le prime spese necessarie per il nascituro, ma in pi presenterà probabilmente – o al massimo successivamente ma arriveranno – anche gli arretrarti degli ultimi tre mesi nel pancione della mamma. Dunque un intervento statale che davvero fa la differenza offrendo un aiuto concreto alle famiglie da tre anni a questa parte.
Adesso, con l’inflazione incalzante degli ultimi mesi, tale assegno ha anche subito una variazione verso l’alto offrendo più soldi ai genitori responsabili dei propri figli. La rivalutazione già da questo gennaio sarà pari al 5,4%, comportando un aumento di almeno 3€ al mese per le famiglie che avranno il minimo tabellare per ISEE alto. A proposito di fasce, queste vengono suddivide così: 57€ al mese per chi ha un ISEE superiore ai 45.575 euro, massimo 200€ a figlio per chi arriva a un ISEE di 17.090,61 euro con la cifra che va man mano a scalare salendo fino alla soglia massima indicata. Entro marzo, però, bisognerà ripresentare domanda e ISEE con la cifra che potrebbe dunque variare a stretto giro.
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