Allo stato attuale delle cose è possibile percepire contestualmente sia l’assegno sociale che l’assegno di inclusione? Scopriamolo insieme.
Complice una situazione che sembra essere in continuo divenire, senza un attimo di tregua, sta diventando sempre più difficile restare aggiornati su tutte le novità che arrivano. E dal momento che spesso alcune misure governative hanno dei nomi simili tra di loro, può anche capitare facilmente di far confusione tra uno strumento e l’altro. In tal senso, andremo a puntare i nostri riflettori su due benefici che vengono messi a disposizione degli italiani. Stiamo parlando dell’assegno sociale e dell’assegno di inclusione. Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta.
Procedendo con ordine, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale nel 1996 ed è una misura di sostegno economico che viene riconosciuto agli over 67 in situazioni di disagio economico, con un reddito annuo pari a 6.947,33 euro annui nel caso in cui sia da solo e pari a 13.894,66 euro all’anno se invece è coniugato. Va da sé, dunque, che l’elemento centrale sia rappresentato dall’età anagrafica che ti colloca ormai fuori dal mondo del lavoro. Cosa ben diversa, invece, come andremo a vedere, è il cosiddetto “AdI“, o per dirlo in forma estesa Assegno di inclusione. Andiamo ad analizzarne insieme gli aspetti che lo differenziano dall’assegno sociale. E soprattutto andiamo a scoprire se questi due strumenti sono compatibili tra di loro.
L’assegno di inclusione, invece, a differenza di quello sociale, è una misura di sostegno economico per le famiglie in difficoltà senza alcun limite anagrafico da considerare. Per ottenerlo è necessario che l’ISEE non superi i 9.360 euro, con un reddito familiare che non vada oltre i 6.000 euro annui. Nel nucleo familiare, poi, ci deve essere almeno una persona disabile, un minorenne, una persona con almeno 60 anni o una persona in condizione di svantaggio.
Spiegato ciò, si può arrivare automaticamente alla conclusione che l’assegno sociale e l’assegno di inclusione sono due misure, teoricamente, perfettamente compatibili tra di loro. Chiaramente, per poter ottenere entrambe queste misure di aiuto che vengono messe a disposizione dallo Stato, è necessario che vengano rispettati tutti i requisiti economici e non solo che vengono richiesti, tenendo conto anche del reddito prodotto dall’assegno sociale. E’ giusto tenere in mente, in ottica assegno sociale, quali sono i redditi presi in considerazione.
Oltre che con l’assegno sociale, l’ADI può essere percepito anche contestualmente a delle altre misure messe a disposizione dei cittadini dallo Stato. Con l’indennità di disoccupazione, vale a dire la cosiddetta Naspi, con l’Assegno Unico ed anche con coloro i quali hanno un contratto di lavoro part time, a patto che ovviamente non superino le soglie di reddito prima indicate.
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