L’assegno di mantenimento è sempre un tema molto attuale, ma va versato se la moglie risulta infedele? Ecco come stanno realmente le cose.
Da che esiste come misura di sostegno, l’assegno di mantenimento è praticamente uno dei temi più scottanti nel dibattito pubblico italiano. Sono in molti, infatti, a ritenerlo un qualcosa di non dovuto, di ingiusto, ma al contempo sono altrettante le persone che ritengono che invece sia una misura equa e necessaria. Chiaramente, come spesso capita, anche in questo caso non tutti sono consapevoli di tutti i risvolti che ci sono dietro questa legge, a chi spetta e soprattutto quando viene riconosciuta. Proprio per questo motivo, andremo a focalizzare la nostra attenzione proprio su questa misura.
Uno degli aspetti sul quale ci sono più ombre è quello relativo all’ipotesi di una moglie fedifraga. In caso di tradimento da parte del coniuge, infatti, l’assegno di mantenimento va comunque riconosciuto? Andando, di conseguenza, a causare una doppia beffa per il marito? Trattandosi di una domanda molto frequente sul web, abbiamo deciso di andare a fare chiarezza per togliere ogni forma di dubbio ai nostri lettori. L’assegno di mantenimento, infatti, è una misura già di per sé dolorosa. Andiamo a scoprire cosa si nasconde nelle pieghe di questo provvedimento per vederci in maniera più chiara e togliere gli ultimi dubbi.
La prima cosa da dire in via preliminare è che l’assegno di mantenimento non è un provvedimento automatico che si attiva in caso di divorzio. Questo vuol dire che spetta sempre ai giudici la valutazione finale. Nel caso in cui sia la moglie a tradire e se il tradimento rappresenta l’elemento a causa del quale i coniugi decidono di intraprendere la via del divorzio, è rarissimo che venga deciso di riconoscerle l’assegno di mantenimento. Nella stragrande maggioranza, a prescindere dalla situazione economica, la moglie che tradisce perde il diritto ad usufruire di questa misura.
Ovviamente non basta semplicemente sostenere di essere stato tradito. Occorre presentare elementi a sufficienza per dimostrare che questo sia realmente accaduto ed il giudice deve configurarlo come causa scatenante della separazione. Ricorda sempre quelli che sono i tempi ed i costi legati ad un divorzio tra due persone.
Anche in questo caso non si può generalizzare. Nel caso in cui, infatti, la situazione economica e retributiva dei due coniugi sia tale per la quale le due persone possano mantenere lo stesso tenore di vita che avevano durante il matrimonio, allora è frequente che tale misura non sia ritenuta necessaria da parte del giudice. Insomma, come spesso accade si tratta di un tema sul quale è difficile sia generalizzare che trarre conclusioni affrettate.
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