Cosa succede nel momento in cui il figlio smette di studiare in relazione all’assegno di mantenimento: ecco che cosa dice la legge a riguardo.
Come è noto, in caso di separazione e successivamente di divorzio all’interno della coppia non crolla di certo, insieme al vincolo che prima li teneva uniti, l’obbligo di provvedere ad assistere il figlio. Per questo è previsto l’assegno di mantenimento, dal momento che un bambino non può di certo provvedere da solo alla propria sussistenza. Un aspetto da non sottovalutare è che però la legge parla in maniera molto chiara di quella che è la realtà delle cose e di quali sono gli obblighi che vanno tenuti assolutamente in considerazione. Tali obblighi, infatti, riguardano davvero tutti e non possono essere sottovalutati.
In tal senso, la legge prevede che questo assegno di mantenimento sia confermato e garantito fino al raggiungimento di quella che viene definita come autonomia economia del figlio. Ma che cosa succede nel momento in cui, seppur messo nelle condizioni per farlo, il figlio non studia, non lavora e non fa nulla in senso assoluto per rendersi effettivamente autonomo dal punto di vista economico? Andiamo a vedere che cosa accadrebbe in un caso del genere, dal momento che la situazione può diventare davvero molto complicata. Una sorta di matassa intrecciata difficile da sciogliere. Auguriamo per questo una buona lettura a tutti.
La prima cosa da chiarire è che, nonostante sia diffusa questa convinzione, l’assegno di mantenimento non si interrompe con il compimento del diciottesimo anno di età del figlio. Bisogna aspettare, infatti, prima di interromperlo, che quest’ultimo sia del tutto autonomo dal punto di vista economico. Che cosa succede però se non fa nulla per raggiungere questa condizione di autonomia? In tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione con una decisione che ha spiazzato tutti per tanti motivi.
L’ordinanza di riferimento è la numero 19955/2024 con cui sono stati forniti importanti chiarimenti da questo punto di vista. Qualora il figlio non dovesse dimostrare il giusto impegno per diventare effettivamente autonomo, in ragione del principio dell’auto-responsabilità il genitore può fermare l’assegno di mantenimento. Prima di procedere, ecco che cosa succede se non versi l’assegno di mantenimento.
Purché però il genitore possa effettivamente provvedere all’interruzione del pagamento dell’assegno di mantenimento occorre dimostrare con una prova che il figlio sia stato messo nelle condizioni di diventare autonomo economicamente. Inoltre occorre che l’assenza di un lavoro non sia dovuta ad un atteggiamento “colposo od inerte”. In conclusione, ecco cosa succede con l’assegno di mantenimento se la moglie va a convivere.
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