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Assegno inclusione, domanda sospesa per accertamento sede: cosa significa

Assegno inclusione presentata ma lo stato indica che è sono in corso dei controlli: quali possono essere i motivi

ADI, domanda sospesa per accertamento – codiciateco.it

Alcuni cittadini che hanno diritto all’Assegno di Inclusione hanno già ricevuto il primo accredito tra il 26 e 31 gennaio e sono i soggetti che, avendone diritto, hanno presentato domanda dal 18 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024. Chi invece ha fatto istanza dall’8 gennaio vedrà la prima ricarica sulla Carta dal 15 febbraio, ovviamente se le procedure di verifiche sono andate tutte a buon fine.

Assegno inclusione con accertamento in corso: perché

Carta Assegno Inclusione (foto Ansa) – codiceateco.it

L’Inps ovviamente controlla le domande pervenute e quando è tutto in regola invia un Sms al soggetto destinatario della misura annunciando che è possibile ritirare la Carta già ricaricata. Ma la notifica non è arrivata ancora a tutti. Come abbiamo già spiegato in questo articolo, è possibile controllare online a che stato è la propria domanda, se è stata presa in carico o, ad esempio, se è stata respinta.

Dopo avere effettuato l’accesso alla propria area personale nel sito dell’Inps, alla voce Stato domanda è possibile trovare Sospesa per accertamento sede competente. Si tratta in pratica in un supplemento di istruttoria. Ovviamente ciò significa che i tempi potrebbero essere più lunghi. Se la domanda dovesse risultare Acquisita, bisogna comunque attendere che l’Inps termini tutte le procedure di verifica.

Non è escluso che sulla sito dell’Inps ci sia scritto che la domanda è in attesa di supplemento di istruttoria e sulla piattaforma Siisl che invece è Acquisita. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, è solo che le due piattaforme non hanno i dati sincroni: significa comunque che l’ente di previdenza sta effettuando controlli.

Chi comunque riceverà l’accredito il 15 febbraio (sperando che non ci sono ritardi) avrà un secondo accredito anche il 27 dello stesso mese. Il primo è in pratica quello di gennaio, arrivato in ritardo perché la domanda è stata presentata dall’8 gennaio in poi, il secondo è quello di febbraio che infatti riceveranno anche gli aventi diritti che hanno avuto il primo accredito a fine gennaio.

L’Assegno, ricordiamolo, ha una base di 500 euro al mese ma può essere maggiore in base alle condizioni ed è erogato alle famiglie (o ai single come spieghiamo qui) che hanno un componente over 60, disabile e figli a carico minorenni con un Isee non oltre i 9.360 euro.

Giuseppe Formisano

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