Sull’Assegno di Inclusione un Assessore comunale ha lanciato l’allarme sul ritardo dei dati ma l’Inps ha risposto
Una delle più grandi novità del 2024 è l’Assegno di Inclusione che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza. Ricordiamo velocemente quali sono i requisiti per poter accedere alla misura che dà ossigeno economico a tanti italiani alle prese con la crisi che li attanaglia tra alte bollette energetiche, salari bassi o inesistenti e inflazione. La misura è destinata ai non occupabili con all’interno del nucleo familiare un over 60 anni, un minorenne o una persona con disabilità . Chi ha fatto domanda entro il 7 gennaio in questi ultimi giorni del mese riceverà la prima rata mentre gli altri invece dovranno aspettare il 15 febbraio.
Assegno inclusione, dati ancora assenti: il fatto
È noto che in Italia i problemi burocratici sono un peso enorme, in termini economici ma non solo. Una zavorra che può mettere addirittura a rischio l’erogazione dell’Assegno di Inclusione. Chi è assegnatario ha degli obblighi da rispettare: tra questi c’è presentarsi presso l’ufficio dei Servizi sociali del Comune di residenza per la presa in carico e sottoscrivere il patto di inclusione sociale entro 120 giorni di tempo, verificare i dati e continuare a percepire l’Assegno.
La convocazione devono effettuarla i Servizi sociali e se ciò non succede, gli stessi assegnatari devono preoccuparsi di presentarsi e in caso contrario si rischia la sospensione dell’Assegno.
C’è però un problema lanciato dall’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese. In un’intervista a Fanpage ha dichiarato che “l’Inps sta già pagando l’Assegno di Inclusione a Napoli, ma i dati delle domande non sono stati ancora caricati sulla piattaforma Gepi. Gli assistenti sociali del Comune non possono lavorare le pratiche. Abbiamo circa 30mila domande che devono essere prese in carico da 220 assistenti sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione dei Patti di Attivazione Digitale (Pad)”.
Gepi è la piattaforma creata dal ministero del Lavoro e Politiche Sociali per gestire i patti per l’inclusione sociale sulla quale vengono caricati i dati dell’Assegno di Inclusione e i corsi del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) ai quali i Comuni possono attingere.
Un ritardo questo di Napoli che potrebbe riguardare anche altri Comuni italiani. L’Inps, attraverso una nota inviata al giornale, ha risposto all’Assessore: “Si rassicurano i lettori che la trasmissione di quelli relativi ai Patti di Attivazione Digitale (PAD) sta avvenendo correttamente verso Comuni attraverso la piattaforma dedicata GEPI. Il processo è iniziato in modo controllato e coordinato con il Ministero del Lavoro, il 26 Gennaio pomeriggio e terminerà nell’arco del week end”. Dunque entro lunedì 29 gennaio tutti i dati dovrebbero essere caricati.