Quali sono le tempistiche per poter ricevere il primo assegno di vedovanza: scopriamo i tempi di erogazione e gli importi.
L’assegno di vedovanza è un contributo economico che va a integrare la pensione di reversibilità, nel caso in cui il coniuge superstite non sia abile per il lavoro o sia titolare di indennità di accompagnamento. L’assegno di vedovanza, dunque, ha come obiettivo quello di fornire sostegno economico alla persona in difficoltà, non solo economiche ma a livello di salute.
Per beneficiare dell’assegno bisogna essere vedovo o vedova di un lavoratore, sia del settore privato che pubblico, inoltre occorre percepire la pensione di reversibilità, essere invalido al 100%, quindi inabile al lavoro, e essere titolare di assegno di accompagnamento, oppure avere un’attestazione specifica, fornita dal proprio medico, per inabilità al lavoro.
Non possono percepire l’assegno di vedovanza tutti i titolari di pensione di reversibilità a carico di una gestione speciale di lavoratori autonomi, come artigiani, commercianti, coltivatori, coloni e mezzadri. La domanda per ottenere l’assegno si inoltra nello stesso momento in cui si fa richiesta della pensione di reversibilità.
Affinché la domanda sia accolta, bisogna presentare i documenti di identità, il codice fiscale, la data di decesso del proprio coniuge, il dati relativi alla pensione di reversibilità, il verbale di invalidità civile e l’ultima dichiarazione dei redditi. Le tempistiche per l’invio del primo assegno sono abbastanza veloci, solitamente il primo assegno arriva già dal mese seguente alla domanda.
L’assegno di vedovanza è retroattivo fino a 5 anni, quindi il richiedente può fare richiesta all’INPS degli arretrati degli ultimi 5 anni. Ovviamente, la cifra varia in base al reddito della famiglia. Con un reddito inferiore ai 31.569,47 euro, l’assegno è di 52,91 euro al mese, per redditi compresi tra 31.569,47 e 35.413,24 euro l’importo dell’assegno è di 19,59 euro.
Per redditi superiori non è previsto alcun assegno di vedovanza. Per calcolare il reddito si devono considerare anche tutti i redditi imponibili ai fini Irpef del titolare della pensione di reversibilità. Se il vedovo è deceduto senza aver percepito l’assegno di vedovanza, gli eredi possono fare richiesta, fino ai 5 anni precedenti.
La domanda si presenta sul portale dell’INPS, oppure presso il patronato, o ancora tramite contact center dell’INPS. I documenti da allegare sono il certificato di morte, il certificato di matrimonio, lo stato di famiglia al momento del decesso, la dichiarazione dei redditi, il certificato di frequenza scolastica e universitaria per i figli studenti e la modalità di accredito. Pensione reversibilità, percentuali e tutti i familiari che ne hanno diritto.
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