Assegno di inclusione, quali famiglie hanno diritto a un prelievo maggiore. Tutte le informazioni necessarie.
Come noto l‘Assegno di inclusione (ADI) ha preso di fatto il posto del Reddito di Cittadinanza a partire dal gennaio di quest’anno per molte famiglie. Alcuni aspetti sono differenti tra le due prestazioni, nonostante le apparenze. Diversi per esempio i limiti patrimoniali e diversi i valori assegnati ai componenti del nucleo familiare per il calcolo della scala di equivalenza.
Peraltro ambedue le prestazioni sono erogate mediante ricarica di una carta elettronica da utilizzare per spese e prelievi e per ambedue vi sono delle precise limitazioni agli acquisti e alle spese disponibili con il contributo. A proposito dei prelievi effettuabili con Carta vi sono delle considerazioni da fare per fruire correttamente della somma disponibile.
La somma erogata, come accennato, può essere usata per spese di beni di prima necessità, per le bollette, per i farmaci. Sono esclusi tutti i beni, prodotti e servizi indicati in maniera esplicita dalla norma. Ricordiamo a mo’ di esempio le sigarette e gli articoli per fumatori, i prodotti alcolici e i giochi pirotecnici. La lista è comunque lunga.
È possibile anche fare dei prelievi in contanti presso gli sportelli e gli ATM di Poste italiane. Ma esistono dei precisi limiti alla possibilità di prelievo in contanti. C’è un tetto massimo al mese che dipende dalla composizione del nucleo familiare del beneficiario dell’Assegno di inclusione. Determinanti sono le dimensioni e la composizione anagrafica della famiglia.
La cifra base di prelievo possibile per la singola famiglia è di 100 euro. Per le famiglie numerose il limite di prelievo è determinato dal parametro familiare della scala di equivalenza, che difatti riflette la composizione anagrafica del nucleo familiare beneficiario. La somma di calcola moltiplicando la cifra base di 100 per il valore della scala di equivalenza della famiglia.
I valori da sommare per il parametro complessivo sono i seguenti: 1 per la famiglia richiedente; più 0,50 per ogni componente disabile grave; più 0,40 per ogni componente con almeno 60 anni di età; più 0,40 per ogni componente con carichi di cura (bambini sotto i tre anni e componenti disabili); più 0,30 per ogni maggiorenne inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi sociali; 0,15 per ogni minore fino a due; 0,10 per ogni minore oltre il secondo.
Una famiglia composta da padre, madre, figlio di 10 anni e anziano oltre i 60 anni avrà un parametro della scala di equivalenza pari a 1,55 che si ottiene sommando 1 più 0,15 più 0,40. Per il calcolo della cifra prelevabile mensilmente si moltiplica 100 euro per 1,55 che dà 155 euro. Questa è la somma che la famiglia indicata può prelevare mensilmente dalla Carta di inclusione.
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