Assegno di inclusione, quando presentare domanda? Cambiamento importante in arrivo: fate attenzione

Dopo lo stop al reddito di cittadinanza, scattano i nuovi termini per l’assegno di inclusione e c’è un’interessante novità.

Sembra che invece che partire dal 1 gennaio 2024, gli aventi diritto al nuovo assegno possano fare domanda già durante il mese di dicembre. Il Governo ha ipotizzato la possibilità per evitare “sovraffollamenti digitali” durante il clic day.

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C’è incertezza per quanto riguarda l’avvio dell’Assegno di inclusione – Codiciateco.it

Come purtroppo spesso accade, però, c’è ancora incertezza anche perché mancherebbe un decreto attuativo che permetterebbe il via ufficiale della misura. Misura che come sappiamo andrà a sostituire definitivamente l’ex Reddito di Cittadinanza e riguarderà una platea minore e diversa di beneficiari, anche se ovviamente si tratta sempre di nuclei familiari in disagio economico.

Chi può fare domanda per l’assegno di inclusione, e soprattutto quando? Le novità del momento

Da una parte il Governo vorrebbe anticipare al 15 dicembre il giorno da cui far partire le richieste, ma dall’altra si aspetta ancora il decreto del Ministero del Lavoro con le linee guida che indichino la fascia di popolazione che potrà accedere al sussidio.

a chi spetta l'assegno di inclusione
Non si conoscono a fondo i criteri per l’accesso al sussidio – Codiciateco.it

Sappiamo infatti che l’Assegno di inclusione è una sorta di evoluzione dell’ex Rdc, ma i criteri per accedervi sono molto più restrittivi. Ad oggi questa misura atta ad aiutare le famiglie povere si traduce in un assegno mensile che vale fino a 6 mila euro all’anno, che può aumentare di altri 3.300 euro circa in caso di gravi difficoltà economiche.

Però fino a che non arriva il decreto del Ministero del Lavoro con le specifiche non si può inoltrare la domanda, anche se fosse disponibile la data di avvio. Purtroppo mancano ancora le norme per i punti fondamentali dell’erogazione del sussidio, a partire dai controlli anti frode fino alle istruzioni agli enti coinvolti per quanto riguarda i piani di formazione al lavoro.

Ad ogni modo, alcuni criteri sembrano assodati; l’assegno di inclusione spetta ai nuclei familiari in cui vi è un minore o un soggetto disabile oppure un familiare con più di 60 anni; il nucleo familiare deve versare in difficoltà economiche ed essere conosciuto ai servizi sociali

Una delle criticità potenziali è che i nuclei suddetti potrebbero avere anche problemi ad usare gli strumenti informatici, perché per presentare la domanda bisogna accedere al sito ufficiale dell’INPS. Chi non ha questa possibilità può rivolgersi ai patronati, ed ecco il timore che le domande vadano ad ingolfare alcune attività che solitamente si fanno tra gennaio e marzo, ISEE compreso.

Ad oggi sappiamo solo che la misura partirà ufficialmente dal 1 gennaio 2024 e che i richiedenti dovranno anche iscriversi alla piattaforma SIISL, quella dedicata alla formazione e al supporto per il rientro nel mondo del lavoro.

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