Assegno di inclusione, sarà possibile prelevare anche una piccola quota in contanti ogni mese ma questo avrà un costo. Ecco a quanto ammonta precisamente
Il 26 gennaio scorso ha dato ufficialmente il via al nuovo assegno di inclusione, perché è da questa data che è stato possibile ritirare la carta pressi gli uffici di Poste italiane. Così i primi beneficiari, che avevano intanto ricevuto anche già la prima ricarica, hanno potuto mettere concretamente mani sul bonus usufruendo subito di questo aiuto statale subentrato al vecchio reddito di cittadinanza. I titolari di quest’ultimo contributo ormai accantonato riceveranno solo le ultime due ricariche che fanno riferimento in realtà all’assegno unico, per poi salutare definitivamente il sostegno.
Nel frattempo andrà alle famiglie in difficoltà economica che presentano uno o più bambini nel nucleo famigliare, un disabile o anziani con almeno 60 anni di età in condizione di svantaggio economico. Il tutto a patto però che l’ISEE non superi la soglia dei 9.360 euro e il reddito familiare annuo non vada oltre i 6.000 euro tranne eccezioni in caso di disabili gravi o intera famiglia composta da anziani. Sarà poi possibile avere accesso ad acquisti di genere alimentare, per l’igiene personale, il pagamento di bollette o per il carburante.
Così come accadeva col vecchio RdC, sarà possibile inoltre prelevare una piccola quota dell’accredito mensile. Tra le diverse funzionalità disponibili, infatti, c’è anche quella di poter attingere un valore in contanti presso gli sportelli automatici ATM postali o bancari abilitati su circuito Mastercard in Italia. Ma come accennato ci saranno dei limiti, i quali corrispondono a un massimo di 100 euro che – solo in alcuni casi – può essere incrementato in base alla cosiddetta “scala di equivalenza” prevista dal Decreto, che tiene conto numero di membri in famiglia nel caso di contesti numerosi o di esigenze specifiche come presenza di disabili.
Ciò che è importante sapere, però, è che il prelievo avrà un costo. Esistono infatti commissioni fisse che variano anche in base al luogo di riferimento. Per ogni operazione di prelievo effettuata presso gli ATM Postamat, per esempio, viene addebitata una commissione di 1,00 euro. Se il prelievo avviene presso gli ATM bancari in Italia invece – sempre e solo quelli abilitati su circuito Mastercard – la commissione sale a 1,75 euro per ciascuna operazione. E’ dunque consigliato di prelevare la quota cash in un’unica soluzione direttamente, così da pagare appena una volta e non a più riprese come invece potrebbe accadere con due prelievi da 40€ per esempio.
Sono da tenere in considerazione costi anche per quanto concerne i servizi di bonifico SEPA e postagiro, anch’essi disponibili tramite la Carta di Inclusione, ma sempre previa commissione fissa. Per ogni operazione di bonifico viene addebitata una commissione di 1,00 euro; col postagiro invece la commissione applicata è di 0,50 euro per ciascuna operazione. E’ opportuno ricordare anche la lista di cose non acquistabili col rischio del decadimento del beneficio:
Evitare assolutamente anche solo tentare l’acquisto di uno di questi punti vietati ufficialmente. Il tentativo, infatti, non solo non andrebbe a buon fine, ma potrebbe – come già accennato – portare alla perdita del sostegno.
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