Per la domanda di Assegno di inclusione in molti hanno notato che lo status è stato modificato: cosa sapere
Una famiglia su quattro ha visto la propria domanda dell’Assegno di Inclusione respinta perché non ha indicato se nel nucleo familiare ci sono membri in stato di bisogno o perché non è stato firmato il Patto di attivazione digitale (PAD). Inoltre le operazioni di verifiche si sono dimostrate più lunghe del previsto e ciò ha rallentato non poco l’intero sistema. Dal 26 gennaio sono stati effettuati, con lentezza, i primi pagamenti e i prossimi sono in programma il 15 febbraio.
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Ricordiamo quali sono i requisiti. L’Assegno di Inclusione viene riconosciuto ai nuclei familiari che al loro interno abbiano almeno un componente minorenne, disabile, almeno 60 anni di età o in condizione di svantaggio e che sia inserito in programma di assistenza certificato dalla pubblica amministrazione.
Il pagamento che dovrebbe avvenire a giorni riguarda i cittadini che hanno presentato domanda dall’8 al 31 gennaio 2024 mentre quelli che hanno già ricevuto il supporto hanno presentato l’istanza dal 18 dicembre 2023 al 7 gennaio scorso. Infatti a febbraio ci saranno due mensilità: quella del 15 febbraio e del 27 febbraio che come seconda dell’anno, che sarà accreditata anche agli aventi diritto di fine gennaio.
In molti, accedendo alla propria area riservata del sito Inps, hanno notato che lo stato della propria domanda non risulta essere ancora in pagamento. Lo status “acquisita” compare appena la domanda viene protocollata, ossia quando all’ente, l’Inps, è giunta. Solo a quel punto sarà presa in carico e la previdenza avvierà la sua attività istruttoria e finora da “in fase di elaborazione” molte domande sono passare a “sospesa” perché l’Ins deve effettuare ulteriori controlli.
All’Assegno di Inclusione che ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza è legato il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che altro non è la misura di avviamento al lavoro tramite progetti di formazione. Questa è rivolta a chi ha tra i 18 e i 59 anni e serve per sottoscrivere il Pad, Patto di attivazione digitale servizio personalizzato sottoscritto attraverso il quale si possono ricevere o ricercare offerte di lavoro direttamente sul Siisl, mentre si frequentano corsi di qualificazione professionale. Quando l’iter è concluso si riceverà l’Sms che annuncia la disponibilità in posta della Carta che può essere ritirata.