Per quanto tempo può rimanere sospesa la domanda per l’assegno di inclusione? Scopri tutto quello che c’è da sapere sul punto.
Da quando l’assegno di inclusione è stato previsto e riconosciuto con apposito decreto, entrando in vigore nel 2024, non si fa altro che parlare di questo sussidio. I motivi sono davvero tanti, primo fra tutti perché ha sostituito il vecchio reddito di cittadinanza riconoscendo peraltro ai destinatari delle somme anche leggermente più elevate rispetto al vecchio sussidio.
Ovviamente per poter accedere a questo beneficio occorre presentare apposita domandina e di conseguenza avere i dovuti requisiti di natura strettamente economica dato che l’assegno di inclusione è riconosciuto alle famiglie che si trovano in uno stato di disagio economico e quindi hanno bisogno di quel minimo di entrate mensili per poter provvedere al proprio sostentamento.
Come spesso accade, non appena l’Adi ha cominciato a trovare attuazione tra le migliaia di famiglie richiedenti, sono sorte numerose questioni. Una domanda ricorrente concerne la sospensione della domandina per l’assegno di inclusione, cioè cosa bisogna fare in queste circostanze? Quanto può durare questa condizione?
A questa domanda può rispondere solamente l’INPS, l’ente erogatore infatti attraverso i messaggi, rispettivamente numero 684/2024 e 835/2024. Entrambi hanno chiarito che in conformità al principio del silenzio assenso le domande dell’assegno di inclusione che risultano sospese verranno elaborate con esito positivo decorsi 60 giorni dalla data di sospensione. Questi casi si presentano quando sono necessari dei controlli per verificare la composizione del nucleo familiare. Nonché per accertarsi che il richiedente versi veramente in condizioni di svantaggio.
In altri termini significa se non ci sono comunicazioni o risposte da parte dell’INPS entro 60 giorni dalla sospensione la domanda si considera accettata e quindi si procederà normalmente. In tal modo andrà a semplificarsi il processo per i richiedenti affinché i beneficiari possano avere le somme a loro spettanti in tempi tempestivi.
Piccola parentesi, perché la domanda della gestione di inclusione viene sospesa? Tale ipotesi si presenta quando sorge l’esigenza di apportare dei controlli preventivi prima di accertare o meno l’idoneità al sussidio. L’ente valuterà infatti se la domandina presenti tutti i requisiti e se l’ISEE sia valido o meno. Difformità ed omissioni che vengono fuori dai controlli automatici effettuati dall’Agenzia delle Entrate.
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