Assegno di inclusione, come funziona in caso di richiedente single. Vediamo tutti i dettagli della situazione.
L’Assegno di inclusione è la prestazione, che insieme al Supporto per la formazione e il lavoro, ha parzialmente preso il posto del Reddito di cittadinanza. Una prestazione che ha per obiettivo il reinserimento sociale e lavorativo del richiedente. In genere, i beneficiari dell’Assegno di inclusione sono famiglie in possesso dei requisiti richiesti dalla norma.
Questi i criteri di assegnazione: almeno un componente con meno di 18 anni, o la presenza di un disabile, di un soggetto in condizioni di svantaggio sociale, o di una persona con almeno 60 anni di età anagrafica. Inoltre l’ISEE familiare deve essere inferiore ai 9.360 euro. Ci sono anche altri requisiti riguardanti la cittadinanza, la residenza e il soggiorno nel paese. Tuttavia non è da escludere che anche un cittadino single possa fruire dell’Assegno di inclusione.
Assegno di inclusione il caso di un cittadino single
Anche un cittadino che vive da solo può accedere a questa misura purché rispetti i criteri richiesti dalla legge per il suo caso. Questi sono almeno 60 anni di età, disabilità, assistenza per condizioni di svantaggio presso i servizi pubblici. C’è poi da ricordare che l’Assegno di inclusione ha assorbito anche la Pensione di cittadinanza, quindi per un cittadino al di sopra dei 67 anni di età i criteri saranno leggermente diversi e l’importo erogato maggiore.
In quest’ultimo caso, infatti, la soglia di reddito familiare è fissata a 7.560 euro, non a 6mila come avviene per le atre situazioni anagrafiche. Questa regola si applica se il nucleo familiare richiedente è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, oppure da famiglie con persone di età pari o superiore a 67 anni e altri familiari in condizioni di disabilità grave e non autosufficienti.
Ma quant’è l’importo erogato per una persona single con l’Assegno di inclusione? Si può dire che la somma erogata varia in virtù di diversi elementi: il reddito familiare del richiedente, il numero di componenti della famiglia (uno in questo caso), l’età e il grado di disabilità. Bisogna sempre ricordare che questo contributo è un’integrazione al reddito familiare. Cioè è pensato per consentire ai beneficiari di raggiungere una determinata soglia di reddito.
Detto questo si può dire che l’Assegno di inclusione, per una persona sola, aumenta il reddito fino a 6mila euro (nel caso di persona tra i 60 e i 66 anni) e fino a 7.560 euro (con 67 anni compiuti). Una persona con un reddito pari a zero in questi casi riceverebbe questi importi. Nell’eventualità di una persona sola poi si deve ricordare che il parametro della scala di equivalenza non conta, perché corrisponde a 1, diversamente dalle famiglie con almeno 2 componenti.